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domenica 8 novembre 2009

Censimento degli archivi storici delle imprese ceramiche di Civita Castellana. 2006. I nomi dei ceramisti storici.



Soprintendenza Archivistica per il Lazio
Comune di Civita Castellana

Guida agli archivi storici delle imprese ceramiche nel Distretto Industriale
di Civita Castellana. Primo Censimento

A cura di Francesco Fochetti. Direzione scientifica di Maria Emanuela Marinelli. 2006.

Note Introduttive[1]

IL DISTRETTO INDUSTRIALE DI CIVITA CASTELLANA

In Italia le aree industriali connotate da tipicità e specializzazione produttiva sono complessivamente 48. Il distretto industriale di Civita Castellana è una delle aree a forte specializzazione produttiva presenti nella Regione Lazio e l’unica presente nella Provincia di Viterbo.
La maggior parte delle imprese opera nel settore ceramico, e specificatamente in quello della produzione di sanitari e stoviglierie; importante anche la presenza di aziende attive in altri settori del comparto (piastrelle, complementi per l’arredamento, decorazioni, impasti ceramici), nonché in quelli relativi alla fornitura di beni e servizi alle aziende.
La struttura produttiva è articolata su un complesso di 51 aziende, concentrate soprattutto nei comuni di Civita Castellana e Fabbrica di Roma, a cui devono aggiungersi circa 40 piccole imprese artigianali, operanti sia nella produzione di ceramiche sia nell’indotto connesso a tale produzione; nel complesso tali imprese assicurano posti di lavoro che si aggirano intorno ai 3700.
La Regione Lazio, con la legge regionale n. 36 del 19 dicembre 2001, al fine di incrementare lo sviluppo economico, la coesione sociale, l’occupazione e, in particolare, di rafforzare la competitività del sistema produttivo, nonché di ricercare ed attivare nuove linee di intervento, disciplinava le modalità di individuazione dei sistemi produttivi locali, dei distretti industriali e delle aree di investimento; con la deliberazione n. 135 del 08/02/2002, istituiva vari distretti industriali e sistemi produttivi nell’ambito regionale, tra i quali il distretto industriale di Civita Castellana.
Esso veniva individuato in base alla specificità della produzione industriale dell’area.
Pur essendo il territorio di Civita Castellana quello maggiormente interessato dagli insediamenti industriali suddetti, l’area del distretto veniva estesa ad altri sette comuni limitrofi, poiché molte aziende ceramiche sono state, negli ultimi decenni, insediate nei territori di detti comuni:
CASTEL SANT’ELIA (VT)
CORCHIANO (VT)
FABRICA DI ROMA (VT)
FALERIA (VT)
GALLESE (VT)
NEPI (VT)
SANT’ORESTE (RM)
Come già detto si tenga presente che nel territorio considerato sono sorte, dal dopoguerra ad oggi, tutta una serie di imprese di altro genere, naturalmente sollecitate dall’impulso economico dato dal settore ceramico.


CENNI SULL’ORIGINE E STORIA DELLA TRADIZIONE
CERAMICA DI CIVITA CASTELLANA

Le testimonianze di una produzione ceramica di pregio nella zona di Civita Castellana, risalgono all’antichità classica. La città che all’epoca si chiamava Faleri, era il capoluogo del territorio abitato dalla popolazione italica, di ceppo latino, dei Falisci.
Le testimonianze archeologiche evidenziano, dal V secolo in poi, la fioritura di una produzione di manufatti ceramici di levato livello artistico a imitazione di modelli importati dalla Grecia e rielaborati sulla base del gusto e della cultura Falisca.
Gli scavi condotti nelle aree occupate dagli antichi templi, sia nel perimetro urbano che extraurbano, hanno portato al rinvenimento di pregevolissimi esempi di arte coroplastica: le statue e le terracotte architettoniche rinvenute dimostrano l’esistenza di una scuola locale di elevatissimo livello artistico, attiva dal VI al III secolo a.c. che aveva elaborato influssi artistici greci.
Anche i rinvenimenti di ceramica ad uso quotidiano e funerario evidenziano la presenza in loco di botteghe artigiane che riproducevano in modo eccellente forme e modelli tipici della coeva produzione attica, il che potrebbe far ipotizzare una presenza di artisti e artigiani provenienti dalla Grecia o formatisi in zone di influenza greca.
La tradizione della produzione ceramica proseguì ininterrotta in epoca romana e per tutto il medioevo con manufatti destinati all’uso quotidiano e non caratterizzati da un particolare pregio artistico.
Anche in epoca rinascimentale la produzione ceramica dovette avere un posto di rilievo nell’economia locale; infatti nello statuto comunale di Civita Castellana del 1565, al terzo posto, nella scala dei mestieri in base alla quale veniva stabilito l’ordine in cui dovevano procedere le corporazioni durante la processione in occasione della festa patronale, vengono citati i vascellari, ossia coloro che lavoravano l’argilla destinata alla produzione di manufatti.
Ciò è significativo della diffusione nel territorio di tale professione e del rilevante apporto economico della produzione ceramica.
Nel diciottesimo secolo si assistette a un cambiamento del tipo di produzione che passò da quella delle terraglie tipiche alla manifattura di maioliche e terraglie bianche, ciò grazie allo sfruttamento di cave di argille di tipo caolinico rinvenute nel territorio compreso tra Civita Castellana e il monte Soratte.
Da quest’epoca in poi le notizie sulla produzione ceramica di Civita Castellana si fanno sempre più precise poiché si hanno tracce documentarie rilevanti circa la presenza in loco di insediamenti di produzione di tipo industriale.
Nel 1776 Giovanni Trevisan detto Volpato, discendente da un’antica famiglia di tipografi ed editori, otteneva da papa Pio VI la privativa per l’estrazione di argille di tipo caolinico nel territorio di Civita Castellana.
Successivamente, nel 1792 lo stesso pontefice concedeva, con un chirografo, analoga concessione per la produzione di terraglia ad  uso inglese ad altri beneficiari tra i quali vi era il famoso architetto Giuseppe Valadier.
Nel 1801 il Volpato, che nel frattempo si era specializzato nella produzione di ceramica di tipo inglese, aprì, in società con il figlio Giuseppe, una fabbrica a Civita Castellana, ristrutturando un vecchio edificio ed avviò la produzione industriale di ceramiche, porcellane e terraglie.
Ma in particolare la produzione più pregiata del Volpato era rappresentata da piccole statue in gusto neoclassico riproducenti sculture greche e romane, al punto che Napoleone I premiò il Volpato con medaglia d’argento in seguito all’esposizione di alcuni suoi oggetti in Campidoglio.
Nel 1803, morto il Volpato, l’attività passò al figlio Giuseppe, poi ad Angelo e infine a Mariano che nel 1850 cedette la fabbrica di ceramiche al bolognese Tommaso Roversi.
A Roversi successe Giovanni Ruvinetti che con Laurenti e i fratelli Profili fondò l’industria Ruvinetti e Compagni.
Negli ultimi decenni del XIX secolo vennero fondate a Civita Castellana altre importanti industrie ceramiche, tra le quali possiamo citare Brunelli, i fratelli Cassieri, la società Conti, Tomassoni; in particolare nel 1881 venne fondata l’industria Marcantoni, che proseguì la propria attività fino al 1960 con la produzione di stoviglierie, ceramiche artistiche e sanitari.
Nel frattempo una importante invenzione, il water closed, brevettato nei primi anni dell’800 in Inghilterra da Sir John Harington e il cui primo prototipo fu realizzato da Giuseppe Bramah, giunse in Italia.
Il civitonico Antonio Coramusi, discendente da una famiglia di ceramisti, aveva conosciuto e appreso le tecniche di costruzione di tale manufatto in una fabbrica chiamata Moletta, situata a Roma nei pressi di via della Lungaretta.
Tornato a Civita Castellana, fondò in località Terrano una piccola fabbrica nella quale cominciò a produrre sanitari utilizzando le materie prime locali.
Da questo momento in poi la produzione dei sanitari sarà, insieme a quella delle stoviglierie, la caratteristica produttiva di Civita Castellana e del suo comprensorio, trasformando gradualmente le imprese artigiane in realtà industriali.
Contemporaneamente si cominciò a far ricorso all’importazione di materie prime di provenienza estera, abbandonando l’estrazione delle argille locali di più scarsa qualità.
Questo fatto, anche se da una parte migliorò la qualità dei manufatti prodotti, provocò l’aumento dei costi di produzione, cosa che decretò il fallimento di molte aziende.
Per tentare di porre rimedio a tale situazione si pensò di attuare iniziative volte alla qualificazione professionale degli artigiani locali al fine di metterli in condizione di produrre manufatti di pregio a prezzi concorrenziali.
Nel 1913 Ulderico Midossi e Ugo Favalli insieme al comune di Civita Castellana fondarono una Scuola d’Arte Professionale Ceramica al fine di istruire e avviare razionalmente i giovani nella professione ceramica.
Il primo corso di laboratorio fu avviato nel 1917, affidato alla direzione di Giuseppe Sbrana, ceramista fiorentino; in seguito la scuola vide alternarsi come docenti molti artisti di fama tra i quali Cambellotti, Guttuso, Marini Martinez, Carotti, Tazzi, Montanarini, Ettorre e Visani.
Sempre in quegli anni, in località Treja nacque la ceramica futurista italiana per merito di Roberto Rosati che all’Accademia di Belle Arti di Roma era stato allievo di Cambellotti.
Nel 1911 Serafino Vincenti, che aveva fondato un’industria a Civita Castellana, ottenne nella prima Mostra Romana della ceramica, 3 medaglie d’oro e fondò con il fratello nel 1927 la “Ceramica Vincenti”, dedita alla produzione di articoli sanitari; tale industria ha cessato la propria attività nel 1997.
Nel 1911 Alessandro Sbordoni fondò un’azienda che in seguito fu suddivisa in 3 stabilimenti, dei quali 2 dislocati a Civita Castellana e 1 a Stimigliano scalo nei quali, oltre agli articoli sanitari, si producevano anche piastrelle e oggetti di decorazione artistica.
C’è da dire che, nonostante la fioritura di grandi impianti industriali dediti alla produzione di sanitari e stoviglierie, la produzione artistica non tramontò mai del tutto continuando a prosperare in piccole aziende molto qualificate (Falisca ars, Faci, F.lli Crestoni, Coramusi, Vaselli).
Negli anni 20 la Ceramica Percossi iniziò la produzione di piastrelle e, nel rispetto della vocazione artistica locale, realizzò, per conto del noto artista Basilio Cascella, i grandi pannelli murali che decorano il porticato pseudo-romano delle terme di Montecatini.
Durante il ventennio fascista, l’economia autarchica e in seguito la seconda guerra mondiale non giovarono all’industria ceramica civitonica, la quale dovette rinunciare all’utilizzo di materie prime d’importazione, ripiegando su quelle locali che davano luogo a una produzione di minor pregio.
La ricostruzione negli anni del dopoguerra incentivò una piccola ripresa delle aziende, la maggior parte delle quali però entrò in una crisi profondissima in seguito a difficoltà finanziarie e produttive, giungendo alla chiusura di molti stabilimenti.
In questi anni si verificò un fatto nuovo e singolare che condizionerà la tipologia delle aziende civitoniche nei decenni successivi: gli operai, rimasti senza lavoro, si organizzarono rilevando quello che restava delle aziende dalle quali erano stati licenziati, divenendone, di fatto, i proprietari.
Da questo momento in poi in molte imprese la gestione aziendale si spostò, da quella imprenditoriale classica a un tipo di gestione collettivo-collegiale, andando a creare la figura del socio-operaio, il quale all’interno dell’azienda svolgeva il ruolo di lavoratore ma anche di proprietario in quanto possedeva quote azionarie nell’impresa.
Questo tipo di esperimento di gestione aziendale ottenne risultati estremamente positivi, proliferando velocemente in molte aziende del comprensorio al punto da determinare un continuo distacco di manodopera dalle imprese padronali.
C’è da dire però che solo circa il 20% delle aziende ha avuto origine da precedenti attività di tipo manageriale; il resto si è costituito ex novo favorito dalle particolari condizioni strutturali del settore che non comportavano la necessità di grossi capitali iniziali.
Inoltre, altro fattore favorente è stato il ricorso al lavoro a cottimo, ossia l’assegnazione a ogni singolo operaio di una certa quantità di lavoro da svolgere, indipendentemente dal tempo impiegato per eseguirlo.
Negli anni ‘60 l’industria civitonica, in particolare quella dei sanitari, conobbe una fase di crescita produttiva grazie al boom edilizio conseguente alla ricostruzione post-bellica e alle migliorate condizioni socio-economiche nazionali.
In questi anni, grazie alle richieste sempre crescenti di un mercato che assorbiva tutta la produzione a prezzi remunerativi, iniziò l’espansione territoriale delle aziende nei territori dei comuni limitrofi, dediti prima di allora prevalentemente a una economia di tipo agricolo.
Comincia a nascere ora quello che verrà definito il comprensorio industriale di Civita Castellana caratterizzato., come già detto, dalla dislocazione degli stabilimenti industriali in altri territori comunali che fornivano gli spazi necessari all’edificazione degli impianti e la manodopera necessaria, non rimanendo però quasi mai coinvolti nella gestione aziendale che rimaneva concentrata nell’imprenditoria civitonica.
La cittadina conservava quindi una funzione leader nel processo di industrializzazione dell’area grazie ovviamente alla sua antica tradizione nel settore.
Negli anni ‘70 le industrie ceramiche incrementarono fortemente la loro produzione sulla spinta di una domanda sempre più crescente; la conseguenza fu l’abbassamento della qualità del prodotto, poiché gli imprenditori puntavano più sulla quantità della merce prodotta che sulla qualità.
Di conseguenza venivano immesse nelle aziende quantità sempre maggiori di operai non qualificati con una conseguente forte immigrazione sul territorio.
Nel contempo la crisi energetica della metà degli anni 70 portò al fallimento di molte aziende, soprattutto quelle che operavano con il mercato arabo, a vantaggio di quelle che vendevano il loro prodotto sul mercato europeo.
Ciò portò ad una sorta di selezione delle industrie col conseguente fallimento di quelle nate frettolosamente o sulla scia delle richieste di prodotti che il mercato richiedeva in alcuni momenti.
Successivamente a questo periodo di crisi, grazie all’esperienza maturata, nacquero altre nuove aziende dedite alla produzione di sanitari (Catalano, Delta, Mondial, Ilca, Europa, Venus, Globo e Olimpia); altre aziende vennero ristrutturate e ampliate per adeguarle alle nuove situazioni di mercato (Astra, Cosmati e Kerasan).
Negli anni ‘80 si verificò una crisi ulteriore causata dalla chiusura ai prodotti civitonici di molti mercati europei, non essendo state le industrie locali in grado di adeguarsi a un mercato che imponeva nuove strategie di produzione e di marketing.
In conseguenza ci si rivolse in parte al mercato interno italiano e in parte si riaprirono i canali commerciali con i partners del medio oriente.
Dal punto di vista dell’innovazione tecnologica si adottarono nuovi tipi di macchinari, cominciando in parte ad automatizzare alcuni processi produttivi; ciò chiaramente richiedeva dagli operai una capacità di adeguamento alle nuove tecniche di produzione.
Si verificarono anche notevoli cambiamenti nella struttura organizzativa delle aziende; la figura storica del socio-operaio, ormai superata, costituendo un ostacolo per la crescita delle aziende, cominciò a scomparire lasciando il posto a nuovi modelli organizzativi.
Cominciò a riaffermarsi la figura dell’imprenditore che, liquidando alcuni soci, grazie all’afflusso di capitale fresco proveniente da investitori privati effettuava operazioni di accorpamento e fusione con altre aziende del comprensorio, costituendo, così, gruppi industriali controllati finanziariamente.
Nel 1982 nacque il Centro Ceramico di Civita Castellana sotto la forma della società mista costituita da una parte dalla maggior parte delle aziende ceramiche del comprensorio e dall’altra da una serie di altri soggetti: l’Associazione Industriali, la Provincia, il Comune, la Camera di Commercio.
I suoi scopi, oltre all’esigenza degli imprenditori di coordinarsi di fronte a una realtà operaia molto organizzata e sindacalizzata, fu quello di unire le sinergie delle diverse aziende al fine di aumentare il loro potere contrattuale nei confronti dei fornitori di beni e servizi, soprattutto materie prime ed energia.
Inoltre, oltre ad aumentare il peso politico ed economico delle aziende, aveva lo scopo di promuovere campagne promozionali comuni migliorando la rete dei servizi.
Altri intenti erano:
-          la promozione di ricerca nel settore attraverso studi sulla tecnologia della produzione ceramica;
-          effettuare ricerche di mercato e fornire alle aziende tutte quelle informazioni utili al fine di ottimizzare al meglio le loro produzioni;
-          diffondere in Italia e all’estero il marchio dei prodotti di Civita Castellana, ciò ovviamente al fine di migliorare l’immagine di prodotti e incrementare le vendite;
-          facilitare scambi tecnologici di macchinari soprattutto con i paesi in via di sviluppo
-          incentivare le aziende ad accedere a programmi europei di innovazione tecnologica
-          attività di formazione;
-          attività di supporto in termini di infrastrutture.
Negli anni ’90 la buona propensione all’export delle aziende civitoniche ha consentito loro di ottenere dei risultati che non solo non hanno trovato riscontri negli altri settori dell’economia locale, ma che addirittura sono stati superiori a quelli ottenuti dall’industria ceramica a livello nazionale.
Hanno contribuito a questo fenomeno il contemporaneo buon andamento del mercato sia nel settore dei sanitari che in quello delle stoviglierie, entrambi in questi anni ben rappresentati nel panorama della produzione locale.
Il fatturato delle 16 principali aziende attive nel territorio di Civita Castellana, dedite alla produzione di terraglie e porcellane, è così arrivato a coprire il 30% circa della produzione nazionale arrivando al 50% se si considerano soltanto le terraglie per uso domestico.
Questo eccezionale risultato è stato ottenuto grazie alla concentrazione di più imprese in un unico gruppo e grazie alla buona organizzazione delle esportazioni che sono arrivate a collocare sui mercati esteri oltre il 50% della produzione.
Per quanto riguarda gli anni più recenti si deve registrare un’ulteriore crisi nel settore della stoviglieria a causa dell’invasione dei mercati europei di prodotti cinesi di buona fattura e a basso prezzo.
Ciò ha portato alla fusione in gruppi economicamente più stabili di quelle piccole aziende che non riescono ormai da sole a competere con un mercato globalizzato e fortemente agguerrito.
Contemporaneamente, sollecitato anche dalla competitività internazionale, il settore dei sanitari, che negli ultimi anni ha fortemente investito in ricerca sia tecnologica sia di design, si è rivitalizzato con il conseguente aumento di fatturato di molte grandi aziende che stanno ormai diventando leaders mondiali del settore.
Come si vede quindi il mercato della produzione ceramica è di nuovo in una fase di evoluzione che porterà inevitabilmente, in futuro, a cambiamenti sia nella struttura che nella tipologia delle aziende coinvolte.

CARATTERISTICHE DELLE IMPRESE

Il modello organizzativo delle imprese di un Distretto ha caratteristiche diverse da quello di analoghe aziende non inserite all’interno di un’area a forte caratterizzazione produttiva come quella del Distretto Industriale di Civita Castellana; infatti nella gestione di un’impresa inserita in un Distretto interagiscono fattori sociali e culturali che, insieme al mercato, regolano i rapporti economici.
Conoscenza e frequentazione reciproca, legami di amicizia e parentela, tradizioni di cooperazione e solidarietà si intrecciano anche nella definizione del pratico operare delle istituzioni, concorrendo così alle forme effettive di regolazione di quel tipo di relazioni che può essere sintetizzato nel concetto di comunità locale; tali variabili costituiscono la sistematicità delle relazioni all’interno delle aziende e sono quindi parte integrante del sistema di coordinamento del processo produttivo.
Nell’ambito degli studi sulle piccole imprese situate all’interno del contesto dei sistemi produttivi locali, l’unità di analisi non è l’impresa singola, ma l’insieme delle relazioni che ne determinano l’operare.
I fattori di successo di queste imprese vengono ricondotti infatti alla ricca e originale rete di relazioni sociali che caratterizza il Distretto e che investe il rapporto tra imprese e attori economici e il sistema sociale all’interno della singola impresa.
Tra gli elementi costitutivi dei modelli organizzativi di queste aziende si fa spesso riferimento alla piccola dimensione e alla loro natura artigianale caratterizzandosi per un basso grado di gerarchia e di formalizzazione dei compiti e per il frequente coinvolgimento dell’imprenditore nella fase produttiva.
Spesso non c’è distinzione tra proprietà e gestione essendo i legami fra i titolari prevalentemente di tipo familiare e amicale, con le funzioni direttive gestite direttamente e collegialmente.
I soci di molte aziende sono imprenditori di prima o seconda generazione, spesso ex operai specializzati che conoscono quindi bene il ciclo produttivo e se ne occupano direttamente, intervenendo giornalmente nella verifica e nel controllo della produzione e inoltre, conoscendo personalmente gli operai, improntano frequentemente i rapporti all’interno della fabbrica in modo familiare piuttosto che gerarchico.
Anche le modalità di reclutamento del personale sono particolari non prevedendo, nella fase della prima assunzione, filtri di selezione atti a valutare le capacità professionali del neoassunto: il processo di apprendimento avverrà all’interno dell’azienda affidato ad operai interni già qualificati ed allo stesso imprenditore.
Questo modello consente di attivare forme di collaborazione dal basso da cui nasce quella singolare capacità di innovazione dei processi produttivi che costituisce uno dei punti di forza di questo tipo di imprese.
Le capacità tecnico-progettuali si manifestano soprattutto nelle modalità di esecuzione del prodotto.
Inoltre essendovi coincidenza tra la proprietà e il management, gli imprenditori sono allo stesso tempo capitalisti e managers mantenendo quell’unità che è invece andata perduta nello sviluppo delle grandi imprese nazionali.
Un altro fattore determinante è l’origine sociale degli imprenditori che spesso coincide con quella di molti operai specializzati: questo fatto influisce sul percorso di formazione dell’impresa che trova la sua forza nella conoscenza diretta e specifica dei processi produttivi rendendo preponderante la parte propriamente esecutiva della manifattura rispetto ad altre funzioni aziendali.
Anche le relazioni di tipo familiare occupano un ruolo importante, poiché spesso le soluzioni organizzative si intrecciano con l’inserimento di un familiare in un determinato ruolo; infatti il reclutamento è frequentemente legato a rapporti parentali-amicali e la formazione come già detto, viene completata all’interno della fabbrica.
La funzione di progettazione trova spesso, nel comprensorio, delle modalità di comportamento ereditate dalle aziende di soci-operai; molte aziende locali infatti realizzano (ma c’è da dire che questo avveniva maggiormente nel passato recente) i loro prodotti imitando i modelli di grandi imprese leaders nel settore, offrendo lo stesso prodotto delle grandi marche a prezzi inferiori.
Ma da alcuni anni si sta tentando di portare avanti una strategia finalizzata al miglioramento della qualità dei prodotti destinando maggiore attenzione e risorse alla fase di ideazione e progettazione dei modelli: soprattutto nel settore dei sanitari ci si avvale della collaborazione di architetti e designers di fama per la progettazione di serie firmate.
Ciò avviene prevalentemente in quelle aziende in cui sono presenti figure imprenditoriali più prettamente manageriali che orientano la gestione aziendale con modalità diverse rispetto a quella di tipo familiare a cui si è precedentemente accennato.
Molte di queste aziende, specializzate nella produzione di sanitari, abbandonata la strategia del basso prezzo, hanno puntato su fattori come la ricerca, la qualità, l’immagine e il marchio, migliorando così la qualità dei loro prodotti con l’intento di abbandonare la frequentata fascia di mercato medio-bassa per inserirsi in quella medio-alta.

BIBLIOGRAFIA

1.       AAVV, Marche di fabbrica in uso nelle manifatture di Civita Castellana nei secoli XIX-XX, in “Quaderni per lo studio della ceramica di Civita Castellana”, 1 (1983).
2.       D. ANETRINI, I sistemi di colaggio nell’industria della ceramica sanitaria – Lineamenti tecnico-economici, rel. F. Fortuna, Università La Sapienza, Roma, a.a. 1984-85.
3.       M. BERNARDI, Industria ceramica: settori di applicazione e mercato, tesi di laurea, rel. E. Chiacchierini, Università La Sapienza, Roma, a.a. 1995-1996.
4.       L. BRUNELLI, La ceramica Vallelunga: un’impresa tra due distretti industriali, tesi di laurea, rel. F. D’Ascenzo, corr. Alessandro Ruggieri, Università della Tuscia, a.a. 2000-2001.
5.       P. CALZA BINI, M. CARMELA BOSCO, C. OTERI, D. PIERI, Sistema locale e distretto industriale: il caso di Civita Castellana, in “Ninfeo rosa”, 3, Biblioteca comunale di Civita Castellana (1996).
6.       M. G. CRABA, Civita Castellana 1789-1815. Dalla rivoluzione francese alla restaurazione pontificia: grandezze e miserie di una comunità agli albori del suo processo industriale, in ibidem, 1, (1994).
7.       D. M. FORTUNA, V. CAPONI, La fabbricazione degli apparecchi igienico-sanitari nelle industrie del comprensorio di Civita Castellana, Edito a cura di ENEA e Centro Ceramico di Civita Castellana, (s.d.).
8.       V. MANCINI, Impianto per la produzione di articoli sanitari in ceramica, tesi di laurea, rel. G. Mauer, Università La Sapienza, a.a. 1986-1987.
9.       S. MONTELEONE, Civita Castellana: analisi di un distretto industriale atipico, tesi di laurea, rel. Alessandro Sorrentino, corr. Saverio Senni, Università della Tuscia, Viterbo, a.a. 1999-2000.
10.    S. PAOLINI, Per una storia della produzione della ceramica. Il comprensorio di Civita Castellana, tesi di laurea, rel. Donatella Strangio, Università degli studi della Tuscia, Viterbo, a.a. 2002-2003.
11.    STEFANUCCI, Misure di stimolazione tecnologica per le piccole medie imprese, tesi di laurea, rel. E. Chiacchierini, corr. E. Iannucci, Università La Sapienza, Roma, a.a. 1997-1998.
12.    R. TOGNOLI, Aspetti economico-statistici dell’industria ceramica civitonica, Ed. La Rapida, Civita Castellana, 1938.


IL CENSIMENTO DEGLI ARCHIVI STORICI DELLE IMPRESE

Dal punto di vista operativo, la ricerca sul patrimonio documentario delle aziende considerate nel presente lavoro è stata avviata facendo precedere il vero e proprio censimento da una serie di studi preliminari, volti ad accertare la fattibilità dello stesso e la possibilità di avere accesso a tutte quelle sorgenti di informazioni utili per l’acquisizione degli elementi necessari all’indagine storico-archivistica.
Ovviamente il primo passo è stata la ricerca di tutte le possibili fonti bibliografiche sul fenomeno dell’industrializzazione del comprensorio di Civita Castellana; per il loro reperimento ci si è rivolti alla Biblioteca Comunale di Civita e a quella della Camera di Commercio di Viterbo, al DICOF (Consorzio di Formazione del Distretto Industriale), al Centro Ceramico di Civita Castellana, all’Associazione Industriali della Provincia di Viterbo, nonché a coloro che avevano compilato studi, articoli e tesi di laurea sull’argomento.
Preziose informazioni sono state raccolte già in questa prima fase, in quanto anche i colloqui con tutti coloro che hanno avuto la bontà di mettere a disposizione il materiale bibliografico, hanno fornito utili elementi sia per il reperimento di ulteriori fonti, sia per chiarire alcuni aspetti della realtà socio-territoriale in cui si stava operando.
Mentre procedeva lo studio e la comparazione del materiale raccolto, iniziava la ricerca presso l’archivio storico della Camera di Commercio di Viterbo, che ha consentito l’individuazione delle testimonianze documentarie relative alle imprese che avevano in passato operato nel territorio considerato, permettendo così sia la localizzazione delle aziende, sia la conferma di molte notizie riportate nei precedenti studi considerati, avvalorando l’attendibilità di tali preziosi contributi.
La possibilità di poter consultare il Registro delle Imprese, oltre a fornire dati preziosissimi e indispensabili nella fase attuativa, ha inoltre reso possibile la precisa delimitazione dell’ambito d’indagine, chiarendo con estrema precisione l’attuale consistenza delle imprese ceramiche e fornendo i dati necessari per la successiva fase di contatto diretto con le aziende e con gli imprenditori.
La situazione che è emersa è quella di un’estrema dinamicità delle aziende del Distretto, dove, a causa delle mutevoli condizioni del mercato, esse dopo la loro fondazione spesso si aggregano in gruppi, si scindono, cambiano denominazione o ragione sociale, rendendone non sempre agevole l’individuazione e la localizzazione spazio-temporale.
Dopo aver valutato gli elementi relativi alla durata media della vita delle imprese e alle modalità di conservazione dei documenti da esse prodotti nel corso della loro attività, veniva deciso di fissare la storicità dei fondi archivistici al 1985, considerando tale data come lo spartiacque tra gli archivi correnti e di deposito e quelli storici.
Quindi la descrizione specifica delle singole serie documentarie presenti all’interno dei complessi archivistici delle aziende, ha riguardato solo la documentazione da esse prodotta prima del 1985, tralasciando, per ovvi motivi di riservatezza e di tutela delle loro attività, la descrizione delle carte relative all’ultimo ventennio, indicandone solamente la presenza.
La Soprintendenza Archivistica per il Lazio ha successivamente scritto a tutte le imprese ceramiche presenti nel Distretto Industriale, informandole dell’iniziativa e chiedendo la loro collaborazione per la raccolta dei dati necessari ad accertare la presenza di documentazione di interesse storico, relativa non solo alle aziende in attività, ma anche a precedenti imprese cessate, gli archivi delle quali potevano essere confluiti in altre realtà aziendali.
Analoga corrispondenza è stata inviata anche a persone che, dalle ricerche storiche svolte, risultavano aver avuto nel passato partecipazioni in aziende ceramiche estinte, e delle quali potevano, in teoria, conservare fondi archivistici o indicare quale fosse stata, alla cessazione dell’attività, la destinazione di deposito di tali archivi.
A questo punto, contattate telefonicamente le industrie e le persone che avevano deciso di collaborare, iniziava la fase operativa del vero e proprio censimento, con visite nelle sedi aziendali e contestuali interviste agli imprenditori o ai loro dirigenti amministrativi.
E’ doveroso rilevare, fatta esclusione per pochi casi nei quali non sono state fornite notizie di alcun genere, che la stragrande maggioranza degli intervistati si è dimostrata molto collaborativa, fornendo senza alcuna difficoltà tutte le informazioni necessarie e spesso integrandole con dati di carattere storico, che si sono rivelati utilissimi nella ricostruzione delle vicende relative ad alcune imprese cessate, la cui genesi e i vari processi di trasformazione e confluenza in altre società non erano ancora ben chiari.
I preziosissimi racconti di alcuni anziani imprenditori circa le proprie vicende personali e lavorative, testimonianze orali di fatti solo in parte documentati negli archivi cartacei, hanno arricchito  integrato i dati compresi nel presente lavoro, fornendo la descrizione della dimensione umana e sociale nella quale si è sviluppato nell’ultimo secolo il fenomeno dell’industria ceramica.
Si è dunque deciso di integrare il presente volume con un capitolo finale contenente delle brevi note biografiche relative ad alcuni imprenditori ceramici, nella convinzione che in esse siano contenute informazioni di carattere storico utili, sia alla comprensione delle dinamiche che hanno portato alla creazione delle imprese di cui essi sono stati gli artefici, sia al contesto nel quale esse si sono evolute ed hanno prosperato. Si aggiunga a ciò la considerazione, di carattere puramente archivistico, che spesso parte dei documenti prodotti dalle aziende vengono personalmente conservati dagli imprenditori, confluendo così nei loro archivi familiari e decontestualizzandosi dai complessi archivistici di originaria appartenenza, col vantaggio però di sopravvivere anche quando l’azienda cessi di esistere ed i suoi archivi vengano distrutti.
Tali archivi personali e familiari, spesso composti solo da atti notarili, contratti, foto aziendali, modelli, ecc., divengono così preziose fonti storiche, uniche tracce di attività del passato, tramandate alla generazione successiva sia a scopo giuridico, sia per la volontà di conservare memoria delle attività personali e familiari.


IL PATRIMONIO DOCUMENTARIO DELLE IMPRESE

Per ciò che riguarda il patrimonio documentario prodotto dalle imprese nel corso della loro attività produttiva e conservato presso di esse, le ipotesi fatte nella fase preliminare del censimento, si sono fortunatamente rivelate esatte.
La maggior parte delle imprese censite risulta conservare quasi tutta la documentazione che si è andata stratificando nel corso degli anni, conservandola, sia pur con modalità più o meno corrette, nelle sedi aziendali.
Occorre però premettere che, per quanto riguarda l’archiviazione di lungo periodo, soprattutto del materiale relativo alle fatture di vendita e di acquisto e della corrispondenza, non vi è ovviamente, da parte degli imprenditori, alcun interesse particolare alla conservazione, poiché, scaduto il termine legale per la conservazione degli atti, si tende generalmente ad eliminarli, anche per ovvi motivi di spazi di conservazione.
Ma questa non è la regola generale.
Si è potuto constatare che molte aziende hanno conservato presso le proprie sedi la quasi totalità dei loro complessi documentari, comprendente un arco cronologico di diversi decenni.
Si tenga presente inoltre che, in virtù di quanto sopra esposto circa la genesi e l’evoluzione delle industrie ceramiche a Civita Castellana, in molti casi lo stesso gruppo familiare ha gestito nell’arco di un secolo più aziende diverse, confluite l’una nell’altra, conservando quindi, seppure in minima parte, documenti relativi alle imprese cessate.
Una delle tipologie documentarie che dimostra di sopravvivere meglio nel lungo periodo è quella relativa agli atti notarili di acquisto, fondazioni di società, acquisizioni e cessioni di quote, statuti societari, fusioni aziendali, contratti.
La ragione di ciò è abbastanza ovvia, trattandosi di atti dotati di un’elevata valenza giuridica e probatoria, che possiedono un intrinseco valore per la dimostrazione del possesso di proprietà e diritti; dal punto di vista storico, vista anche la grande quantità di essi, si rivelano una eccezionale fonte di studio ai fini della ricostruzione delle fasi di nascita delle imprese e della loro tipologia organizzativa e gestionale.
Lo stesso dicasi anche per la serie documentaria definita nel presente lavoro Organi di governo, comprendente i Registri dei soci, Registri delle assemblee, Verbali dei Consigli di amministrazione, conservata nella maggior parte dei fondi storici individuati.
Ben rappresentata è anche la Documentazione relativa al personale, non solo quella relativa alle assunzioni e al trattamento economico, ma anche i Registri degli infortuni e le Pratiche di controllo ambientale e di medicina preventiva.
Si ricorda che, purtroppo, nell’industria ceramica è molto diffusa una malattia professionale, la silicosi, causata dall’inalazione delle polveri di silicio diffuse negli ambienti di lavoro durante la fase produttiva: a causa di ciò, sia gli imprenditori, sia le istituzioni sanitarie compiono una serie di verifiche periodiche sullo stato di salute dei dipendenti e sulle condizioni ambientali, volte a limitare , quanto possibile, il fenomeno. Si ritiene che la conservazione di tali pratiche garantisca in futuro la possibilità di fornire preziosi elementi agli studi sulla storia della medicina.
I progetti di costruzione degli stabilimenti e le pratiche relative all’acquisto e all’istallazione degli impianti tecnologici rappresentano altresì una fonte insostituibile di informazioni storiche, poiché a causa della spesso rapidissima innovazione tecnologica, i vecchi impianti vengono quasi sempre sostituiti o distrutti, per cui l’unica traccia che di essi rimane è quella documentaria, che diviene così nel lungo periodo uno dei pochi elementi per le ricerche sull’archeologia industriale.
C’è comunque da dire che questa non è in assoluto la regola generale, poiché in qualche caso si assiste alla conservazione volontaria, a fini storico-antiquari, di alcune macchine e impianti tecnologici: valga per tutti l’esempio della ceramica Simas, la cui dirigenza aziendale ha deciso la conservazione dell’originaria fornace a legna di tipo toscano.
Cataloghi, depliants e documenti relativi a campagne pubblicitarie e fiere, rappresentano la testimonianza della vastissima e variegata gamma delle produzioni ceramiche e, essendo in questo caso molto labile il confine tra produzione industriale e realizzazione artistica, documentano non solo la varietà ed evoluzione delle tipologie degli oggetti prodotti, ma anche la diversificazione nel tempo della sensibilità estetica e delle tendenze artistiche tipiche del gusto italiano nelle varie epoche.
Un’altra tipologia documentaria che spesso viene conservata è rappresentata dalle pratiche relative alla realizzazione dei modelli degli oggetti prodotti e dei disegni progettuali, nonché gli eventuali brevetti e i marchi di fabbrica.
In questo modo le aziende, oltre a conservare modelli che in futuro potrebbero essere riproposti al mercato e tutelarsi da contraffazioni, documentano la stratificazione della loro produzione nel tempo, conservandone la memoria.
Per fortuna alcuni lungimiranti imprenditori non si sono limitati alla semplice conservazione delle carte, accumulando nel tempo collezioni, in qualche caso complete, dei pezzi prodotti; consideriamo anche tali collezioni non solo repertori di realizzazioni artistico-industriali, ma veri e propri documenti, poiché rappresentano materialmente la testimonianza delle attività, acquisendo valenza di beni culturali, ove con tale termine si definisca ogni manifestazione materiale di civiltà.


AZIENDE CERAMICHE ATTIVE NEL DISTRETTO
DI CIVITA CASTELLANA ALLA DATA DEL 31.12.2004

1-Antica Ceramica Vitruvit Srl
2-Archiade Srl
3-Art Ceram Srl
4-Axa Srl
5-Azzurra Sanitari in ceramica Spa
6-C.D.D. Ceramica del domani Linea Bagno Srl
7-Ce.pa Srl
8-Ceramica Alfa Srl
9-Ceramica Althea Srl
10-Ceramica Amerina Srl
11-Ceramica Catalano Srl
12-Ceramiche Decorazioni Aurora Snc
13-Ceramiche Arkon Sas
14-Ceramica Delta Srl
15-Ceramica Due Torri Srl
16-Ceramica Eos Srl
17-Ceramica Esedra Srl
18-Ceramica Falisca Srl
19-Ceramica Flaminia Spa
20-Ceramica Globo Srl
21-Ceramica Jumbo 2 Srl
22-Ceramica Monte Soratte Sas
23-Ceramica Quadrifoglio Srl (Stabilimento CIPA )
24-Ceramica Quadrifoglio Srl
25-Ceramica Tecla Srl
26-Ceramica Tevere Srl
27-Ceramica Tofanacchio Snc
28-Ceramica Tulipano Sas
29-Ceramica Vallelunga Srl
30-Ceramica Varm Srl
31-Ceramica Verose Snc
32-Cesabo soc. coop. Arl
33-Comet Srl
34-Cosmogres Srl
35-Disegno Ceramica Srl
36-Euroarce Srl
37-Faleri Ceramica Sanitari Srl
38-Galassia Srl
39-Gruppo Sanitari Italia Spa
40-Hidra Ceramica Srl
41-Il Borgo Srl
42-Iemmeci Srl
43-Ilca Srl
44-I Patrizi Srl
45-Italia Home Pottery soc. coop. Arl
46-Kerasan Srl
47-L’Antica Fornace Srl
48-Manifattura Ceramica Scic Srl
49-Master Ceramica Srl
50-Modellazione Srl
51-Modelli Ceramici Srl
52-NIC Srl
53-Nuova Point Srl
54-Olympia Ceramica Srl
55-Polistampa Linea Decalco Srl
56-Porcellana Valentina Sas
57-Safin Srl
58-San Marciano Sas
59-Saturnia Srl
60-Scarabeo Accessori Srl
61-Simas Srl
62-Spica Srl
63-Tiffani Boutique Srl
64-White Stone Bath Srl


AZIENDE CERAMICHE ESTINTE ED ATTIVE NEL COMPRENSORIO
DI CIVITA CASTELLANA ALLA DATA DEL 1983

1.      Ceramica Agneni Giuseppe, Articoli igienico sanitari. Anno di fondazione 1936, cessazione 1962 Civita Castellana.
2.      Ceramica Alto Lazio, Ceramiche artistiche. Anno di fondazione 1978. Civita Castellana.
3.      Ceramica Astra, s.p.a., Articoli igienico sanitari. Anno di fondazione 1959. Civita Castellana e Castel S. Elia.
4.      Ceramica BAC, s.r.l., Ceramiche artistiche. Anno di fondazione 1979. Civita Castellana.
5.      Ceramica Becchetti Bruno, Stoviglierie e ceramiche artistiche. Anno di fondazione 1928, cessazione 1952. Civita Castellana.
6.      Ceramica Becchetti Loredana, Ceramiche artistiche. Anno di fondazione 1979. Civita Castellana.
7.      Ceramiche Artistiche Brunardi, Ceramiche artistiche. Anno di fondazione 1965, cessazione 1968. Civita Castellana.
8.      Ceramica Castar, Stoviglierie. Anno di fondazione 1967, cessazione 1969 Castel S.Elia.
9.      Ceramica Castellania, s.r.l., Stoviglierie. Anno di fondazione 1955. Civita Castellana.
10.  Ceramicunita, Stoviglierie. Anno di fondazione 1910, cessazione 1920. Civita Castellana.
11.  Ceramica Cigno s.p.a., Piastrelle. Anno di fondazione 1970. Civita Castellana.
12.  Ceramica Cipa, s.r.l., Stoviglierie. Anno di fondazione 1967. Fabrica di Roma.
13.  Ceramica Cipriani Carmine, Ceramica artistica. Anno di fondazione 1932, cessazione 1940. Civita Castellana.
14.  Ceramica Coletta Ugo e C., Articoli igienico sanitari e stoviglierie. Anno di fondazione 1900, cessazione 1960. Civita Castellana.
15.  Compagnia Ceramisti Castel S. Elia, Stoviglierie. Anno di fondazione 1969, cessazione 1971
16.  Castel S. Elia.
17.  Compagnia Ceramisti Castel S. Elia, s.p.a., Stoviglierie. Anno di fondazione 1971. Castel S. Elia.
18.  Ceramica Coramusi Antonio e Figlio, Ceramiche artistiche. Anno di fondazione 1921, cessazione 1950. Civita Castellana.
19.  Ceramica Delta, s.r.l., Articoli igienico sanitari. Anno di fondazione 1973. Fabrica di Roma.
20.  Ceramica Electa, s.r.l., Articoli igienico sanitari. Anno di fondazione 1946, cessazione 1955
21.  Civita Castellana.
22.  Ceramica Esastovil, s.a.s., Stoviglierie. Anno di fondazione 1975. Fabrica di Roma.
23.  Ceramica Eurostovil, Stoviglierie. Anno di fondazione 1968, cessazione 1970. Civita Castellana.
24.  Fabbriche Riunite, Stoviglierie. Anno di fondazione 1900, cessazione 1920. Civita Castellana.
25.  Ceramica Faci, Ceramiche artistiche. Anno di fondazione 1926, cessazione 1967. Civita Castellana.
26.  Ceramica Facis, s.p.a., Articoli igienico sanitari. Anno di fondazione 1955. Civita Castellana.
27.  Ceramica La Faleri, Ceramiche artistiche. Anno di fondazione 1945, cessazione 1949. Civita Castellana.
28.  Ceramica Falisca, s.r.l., Stoviglierie. Anno di fondazione 1959. Civita Castellana.
29.  Ceramica Falisca Ars, Ceramiche artistiche. Anno di fondazione 1900, cessazione 1920. Civita Castellana.
30.  Ceramica Fiam, Ceramiche artistiche. Anno di fondazione 1927, cessazione 1934. Civita Castellana.
31.  Ceramica Fratelli Cassieri, Stoviglierie e ceramiche artistiche. Anno di fondazione 1839, cessazione inizi XX secolo. Civita Castellana.
32.  Ceramica Fratelli Crestoni di Girolamo, Ceramiche artistiche e stoviglierie. Anno di fondazione 1900, cessazione 1931. Civita Castellana.
33.  Manifattura Ceramica Galles, s.r.l., Stoviglierie. Anno di fondazione 1974. Gallese.
34.  Ceramica Halesus Faience, s.r.l., Stoviglirie. Anno di fondazione 1979. Nepi.
35.  Italceramica, s.a.s., Stoviglierie. Anno di fondazione 1974. Faleria.
36.  Ceramica Kerasan, s.r.l., Articoli igienico sanitari. Anno di fondazione 1960. Civita Castellana.
37.  Ceramiche dei Maestri Cosmati, s.p.a., Articoli igienico sanitari. Anno di fondazione 1950. Civita Castellana.
38.  Ceramica Magica, Ceramiche artistiche. Anno di fondazione 1981. Civita Castellana.
39.  Ceramica Maisc, Ceramiche artistiche. Anno di fondazione 1954, cessazione 1970. Civita Castellana.
40.  Ceramica Marcantoni Casimiro e C., Articoli igienico sanitari, stoviglierie e piastrelle. Anno di fondazione 1881, cessazione 1960. Civita Castellana.
41.  Ceramica Mei Plinio, Ceramiche artistiche. Anno di fondazione 1979. Civita Castellana.
42.  Ceramica Mondial, s.r.l., Articoli igienico sanitari. Anno di fondazione 1976. Nepi.
43.  Ceramica Monte Soratte, s.a.s., Stoviglierie. Anno di fondazione 1961. S. Oreste.
44.  Ceramiche Otricolum, Stoviglierie da fuoco. Anno di fondazione 1978. Otricoli.
45.  Ceramica Old Style, s.r.l., Ceramiche artistiche. Anno di fondazione 1977. Gallese.
46.  Ceramica Olimpia, Articoli igienico sanitari. Anno di fondazione 1978. Corchiano.
47.  Ceramica Patrizia, Ceramiche artistiche. Anno di fondazione 1975, cessazione 1981. Civita Castellana.
48.  Ceramica Pellegrini, Ceramiche artistiche. Anno di fondazione 1948, cessazione 1958.
49.  Civita Castellana.
50.  Ceramica Percossi G. R. e C., Piastrelle. Anno di fondazione 1900, cessazione 1930. Civita Castellana.
51.  Point Porcellane, s.n.c., Stoviglierie. Anno di fondazione 1979. Civita Castellana.
52.  Ceramica La Primula, s.r.l., Stoviglierie. Anno di fondazione 1972. Civita Castellana.
53.  Ceramica Profili Marcantoni e C., Articoli igienico sanitari e stoviglierie. Anno di fondazione 1923, cessazione 1956. Civita Castellana.
54.  Ceramica Quadrifoglio, s.r.l., Stoviglierie. Anno di fondazione 1975. Gallese.
55.  Ceramica Rovinetti e C. Stoviglierie. Operante negli anni intorno al 1890. Civita Castellana.
56.  Ceramica Sacas, Articoli igienico sanitari e ceramiche artistiche. Anno di fondazione 1940, cessazione 1950. Civita Castellana.
57.  Ceramica Safac, Stoviglierie. Anno di fondazione 1924, cessazione 1930. Civita Castellana.
58.  Ceramica Sangallo, s.p.a., Stoviglierie e articoli igienico sanitari. Anno di fondazione 1970, cessazione 1981. Civita Castellana.
59.  Ceramica San Giorgio, s.r.l., Stoviglierie. Anno di fondazione 1972. Civita Castellana.
60.  Ceramica San Marciano, s.a.s., Stoviglierie. Anno di fondazione 1977. Civita Castellana.
61.  Ceramica Santa Maria ad Rupes, Stoviglierie e pezzeria. Anno di fondazione 1976. Castel S. Elia
62.  Ceramica S.Elia, Stoviglierie. Anno di fondazione 1977, cessazione 1981. Castel S. Elia.
63.  Ceramica Saturnia, s.a.s., Stoviglierie. Anno di fondazione 1966. Corchiano.
64.  Ceramica Sbordoni Alessandro, Articoli igienico sanitari, stoviglierie, ceramiche artistiche, piastrelle. Anno di fondazione 1915, cessazione 1968. Civita Castellana.
65.  Nuova Sbordoni (nata dalla precedente), Articoli igienico sanitari. Anno di fondazione 1979. Stimigliano.
66.  Ceramica Simas, s.r.l., Articoli igienico sanitari. Anno di fondazione 1955. Civita Castellana.
67.  Porcellane Simonia, Ceramiche artistiche. Anno di fondazione 1981. Civita Castellana.
68.  Ceramica Solidit, Stoviglierie. Anno di fondazione 1955, cessazione 1960. Civita Castellana.
69.  Ceramica Stovit, s.r.l., Stoviglierie. Anno di fondazione 1977. Civita Castellana.
70.  Ceramica TAC, Stoviglierie, Anno di fondazione 1983. Civita Castellana.
71.  Ceramica Ternana, s.r.l., Stoviglierie. Anno di fondazione 1967. Otricoli.
72.  Ceramica Tiffany, s.a.s., Stoviglierie. Anno di fondazione 1976. Castel S. Elia.
73.  Ceramica Tofanacchio, Ceramiche artistiche. Anno di fondazione 1966. Civita Castellana.
74.  Ceramica Vallelunga, Piastrelle. Anno di fondazione 1979. Nepi.
75.  Ceramica Varm, s.r.l., Stoviglierie speciali. Anno di fondazione 1979. Civita Castellana.
76.  Ceramica Vaselli, Ceramiche artistiche. Anno di fondazione 1934, cessazione 1940. Civita Castellana.
77.  Ceramica Vega, s.p.a., Stoviglierie. Anno di fondazione 1976, cessazione 1982. Nepi.
78.  Ceramica Vincenti, Articoli igienico sanitari. Anno di fondazione 1900. Civita Castellana.
79.  Ceramica Volpato, Ceramiche artistiche e stoviglierie. Anno di fondazione fine XIX secolo, cessazione ignota. Civita Castellana.


IL CENSIMENTO DEGLI ARCHIVI DELLE AZIENDE CERAMICHE:
SCHEDE DESCRITTIVE DEI FONDI ARCHIVISTICI CONSERVATI
.

1.      Ceramica Althea s.r.l. Articoli igienico-sanitari. Indirizzo: via Falerina km. 7, 01034 Fabrica di Roma VT. Tel. 0761 574133. Altra sede: loc. Prataroni, 01033 Civita Castellana VT. Tel. 0761 540418. Attiva dal 1994, conserva la documentazione corrente e di deposito a partire da quella data ad oggi.
2.      Ceramica Amerina s.r.l. Articoli igienico-sanitari. Indirizzo: loc. Quartuccio, 01034 Fabrica di Roma VT. Tel. 0761 598010. Attiva dal 2004, conserva la documentazione corrente.
3.      Ceramica Art Ceram s.r.l. Articoli igienico-sanitari. Indirizzo: via Mons. Tenderini, 01033 Civita Castellana VT. Tel. 0761 599499. Attiva dal 1987, nello stesso stabilimento dove era precedentemente attiva la Kerariv che è proprietaria degli immobili, conserva la documentazione corrente e di deposito a partire da quell’anno. Gli archivi della Ceramica Kerariv antecedenti al 1987 non risultano essere conservati in sede (vedi Kerariv).
4.      Ceramica Axa s.r.l. Articoli igienico-sanitari Indirizzo: via Gargarasi, 01033 Civita Castellana VT. Tel. 0761 540175. Attiva dal 1992, conserva la documentazione corrente.
5.      Ceramica Azzurra s.p.a. Articoli igienico-sanitari. Indirizzo: via di Civita Castellana, 01030 Castel Sant’Elia VT. Tel. 0761 518155. Azienda fondata nel 1985 con sede ad Attigliano, trasferita nel 1989 nella sede attuale di Castel Sant’Elia. Conserva l’archivio corrente e di deposito dal 1985 ad oggi.
6.      Ceramica Blu s.r.l. Articoli igienico-sanitari. Indirizzo: via Sassacci 17/a, 01033 Civita Castellana VT. Tel. 0761 598358. Attiva dal 2000 e insediata nello stabilimento della ex ceramica Facis, assorbita dal Gruppo Sanitari Italia. Conserva solo la documentazione corrente.
7.      Ceramica Catalano s.r.l. Articoli igienico-sanitari. Indirizzo: via Falerina km. 7,2, 01034 Fabrica di Roma VT. Tel. 0761 574304. Fondata l’8 giugno 1972 e attiva dal 1 gennaio 1974, conserva la documentazione corrente, di deposito e storica dal 1972 ad oggi. Relativamente al periodo 1972-1985 conserva: Statuti, atti fondativi (1972-1985): Atto costitutivo di fondazione, Atti notarili di acquisto, Statuto e aggiornamenti. Organi di governo (1972-1985): Registri dei soci, Registri delle assemblee, Verbali dei consigli di amministrazione. Documentazione contabile (1972-1985): Conti consuntivi, Buste paga, Cedolini paga, Personale (1972-1985): Libri matricola dei dipendenti, Registri degli infortuni. Documentazione relativa all’attività (1972-1985): Cataloghi e depliants, Listini dei prezzi, Raccolta di foto aziendali. Quantità totale della documentazione: 20 metri lineari. Stato di conservazione: buono. Stato di ordinamento: buono. Luogo di conservazione: uffici aziendali in via Falerina, Fabbrica di Roma.
8.      Ceramica Cepa s.r.l. Stoviglierie. Indirizzo: loc. Prataroni, 01033 Civita castellana VT. Tel. 0761 540754. Attiva dal 1994, conserva la documentazione corrente.
9.      Ceramica Cipa (oggi Gruppo Quadrifoglio). Stoviglierie. Indirizzo: via Falerina km.7,8, 01034 Fabrica di Roma VT. Tel. 0761 574222. Fondata nel 1967, venne assorbita nel 1991 nel Gruppo Quadrifoglio. Conserva la documentazione del Gruppo Quadrifoglio dal 1991 al 2005; ad esclusione del libro soci del 1985, conservato presso la ceramica Quadrifoglio, risulta al momento dispersa la documentazione prodotta tra il 1967 e il 1991 dalla Ceramica Cipa.
10.  Ceramica Delta s.r.l. Articoli igienico-sanitari. Indirizzo: loc. Pian del Trullo, 01034 Fabrica di Roma VT. Tel. 0761 574027. Attiva dal 2004, conserva la documentazione corrente. È insediata nello stabilimento dell’ex Ceramica Delta (fondata nel 1974 e confluita nel 1992 nel Gruppo Sanitari Italia. La ex Ceramica Delta nel 1996 venne trasformata nella Delta s.p.a., successivamente denominata Aurelia s.r.l. I documenti prodotti da queste società tra il 1974 e il 2003, risultano al momento dispersi.
11.  Ceramica Due Torri s.r.l. Stoviglierie. Indirizzo: loc. Quartuccio, 01034 Fabrica di Roma VT. Tel. 0761 599466. Fondata nel 1985, conserva la documentazione corrente e di deposito a partire da quella data.
12.  C.D.D. Ceramica del domani. linea bagno s.r.l. Indirizzo: via Leonardo da Vinci, loc. Prataroni, 01033 Civita Castellana VT. Tel. 0761 542015. Fondata nel 1998, deriva da un ramo aziendale della Polistampa s.r.l. Conserva la documentazione corrente e di deposito.
13.  Ceramica Eos s.r.l. Articoli igienico-sanitari. Indirizzo: via Falerina km. 0,600, 01034 Fabrica di Roma VT. Tel. 0761 574636. Attiva dal 1997 come trasformazione della Ceramica Simca, conserva la documentazione corrente a partire da quella data. I documenti della Ceramica Simca, fondata nel 1964 da Bruno Profili, Adriano Brunelli e altri soci-operai, risultano al momento dispersi.
14.  Ceramica Esedra. Articoli igienico-sanitari. Indirizzo: loc. Quartuccio, 01034 Fabrica di Roma VT. Tel. 0761 513000. Attiva dal 1999, conserva la documentazione corrente.
15.  Euroarce s.r.l. Impasti ceramici e smalti. Indirizzo: via di Gargarasse s.n.c., 01033 Civita Castellana VT. Tel. 0761 542009. Attiva dal 1990, conserva la documentazione corrente.
16.  Ceramica Faleri s.r.l. Articoli igienico-sanitari. Indirizzo: loc. Faleri, 01034 Fabrica di Roma VT. Tel. 0761 575032. Dati non disponibili.
17.  Ceramica Falisca s.r.l. Stoviglierie  cotto ceramico. Indirizzo: via Falerina, 01034 Fabrica di Roma VT. Tel. 0761 574144. Fondata nel 1959, conserva documentazione corrente, di deposito e storica a partire da quella data. Relativamente al periodo 1959-1985 conserva: Statuti, atti fondativi (1959-1985): Atto costitutivo 1959, Statuto del 1959 e successivi aggiornamenti. Organi di governo (1959-1985): Libro dei soci, Verbali dei consigli di amministrazione. Documentazione contabile (1959-1985): Buste paga, Cedolini paga. Personale (1959-1985): Libri matricola degli operai. Documentazione relativa all’attività (1959-1985): Timbri. Quantità totale della documentazione: 5 metri lineari. Stato di conservazione: buono. Stato di rdinamento: discreto. Luogo di conservazione: uffici aziendali in via Falerina, Fabrica di Roma.
18.  Ceramica Flaminia s.p.a. Articoli igienico-sanitari. Indirizzo: via Flaminia km. 54,630, 01033 Civita Castellana VT. Tel. 0761 542030. Attiva dal 1955, conserva la documentazione corrente, di deposito e storica a partire da quella data. Relativamente al periodo 1954-1985 conserva: Statuti, atti fondativi (1955-1985): Atti notarili di proprietà, Atti fondativi e di trasformazione. Organi di governo (1970-1983): Registri dei soci. Documentazione contabile (1955-1985): Conti consuntivi, Dichiarazioni dei redditi 1956-1985, Elenchi dei soci-dipendenti e salari 1968-1971, Cedolini paga, Pratiche bancarie 1970-1980, Polizze assicurative. Personale (1955-1985): Libro matricola dei dipendenti, Registro infortuni 1955-1983, Pratiche di controllo ambientale e visite di medicina preventiva 1976-1980. Stabilimento (1954-1970): Pratiche ANAS 1954-55, Progetti di costruzione dello stabilimento 1970. Documentazione relativa all’attività (1955-1985): Listini dei prezzi, Cataloghi, Raccolta di foto aziendali, Raccolta dei pezzi prodotti. Quantità totale della documentazione: 5 metri lineari. Stato di conservazione: ottimo. Stato di ordinamento: ottimo. Luogo di conservazione: uffici aziendali in via Flaminia, Civita Castellana. Inoltre la dirigenza aziendale, avendo acquisito lo stabilimento, è pervenuta di recente in possesso di parte dell’archivio dell’ex Ceramica Vincenti, industria che iniziò la sua attività agli inizi del XX secolo. Allo stato attuale delle ricerche non è però possibile quantificare la qualità e quantità della documentazione storica conservata.
19.  Ceramica Galassia s.p.a. Articoli igienico-sanitari. Indirizzo: loc. Pantalone, Corchiano VT Tel. 0761 573135. Altra sede: loc. Quartuccio, 01034 Fabrica di Roma VT. Tel. 0761 599383.  Attiva dal 4 novembre 1980, con inizio attività al primo gennaio 1982, conserva tutta la documentazione corrente, di deposito e storica a partire da quella data. Relativamente al periodo 1980-1985 conserva: Statuti, atti fondativi (1980-1985): Atti notarili di acquisto, Atto costitutivo. Organi di governo (1980-1985): Registri dei soci. Documentazione contabile (1980-1985): Bilanci di previsione, Conti consuntivi, Dichiarazioni dei redditi, Registri IVA, Cedolini paga, Pratiche bancarie, Polizze assicurative, Registri dei beni ammortizzabili, Registri partitari dei conti Inventari. Personale (1980-1985): Libri matricola degli operai, Registri degli infortuni, Pratiche di controllo ambientale. Stabilimento (1980-1985): Raccolta di foto aziendali. Quantità totale della documentazione: 21 metri lineari. Stato di conservazione: ottimo. Stato di ordinamento: ottimo. Luogo di conservazione: uffici aziendali in loc. Pantalone, Corchiano.
20.  Ceramica Globo s.p.a. Articoli igienico-sanitari. Indirizzo: loc. La Chiusa, Castel S. Elia VT. Tel. 0761 516568. Attiva dal 1980 come Globo s.r.l. e in seguito trasformata in s.p.a., conserva la documentazione corrente, di deposito e storica a partire da tale data. Relativamente al periodo 1980-1985 conserva: Statuti, atti fondativi (1980-1985): Atti notarili di proprietà, Atti fondativi e di trasformazione, Organi di governo (1980-1985): Registri dei soci. Documentazione contabile (1980-1985): Conti consuntivi, Dichiarazioni dei redditi, Elenchi dei soci e stipendi, Cedolini paga. Personale (1980-1985): Libri matricola degli operai, Registri degli infortuni, Pratiche di controllo, ambientale e di medicina preventiva. Stabilimento (1980-1985): Progetti di costruzione dello stabilimento. Documentazione relativa all’attività (1980-1985): Brevetti degli oggetti prodotti, Raccolta di foto aziendali. Quantità totale della documentazione: 8 metri lineari. Stato di conservazione: buono. Stato di ordinamento: buono. Luogo di conservazione: uffici aziendali in loc. La Chiusa, Castel S. Elia. N.B. Conserva nello stesso luogo l’archivio della Ceramica Ilca, da essa controllata (vedi).
21.  Ceramica Hidra s.r.l. Articoli igienico-sanitari. Indirizzo: via Falerina 31/e, 01033 Civita Castellana VT. Tel. 0761 518181. È insediata nello stabilimento dell’ex ceramica Cassvitrex, fondata nel 1950 e che, trasformata nel 1982 in Ceramica dei Maestri Cosmati, venne rilevata nel 1988 dalla Ceramica Vallelunga, all’epoca presieduta da Enzo Valentino Brunelli. Nel 1989 venne denominata Ceramica Hidra. Conserva la documentazione corrente e parte di quella di deposito. Non risulta conservare gli archivi antecedenti al 1989 relativi alla Cassvitrex e Maestri Cosmati; tuttavia, residua documentazione riguardante Atti costitutivi, Atti notarili, Contratti, Atti di variazione, Raccolta di foto aziendali, è conservata dal signor Enzo Valentino Brunelli, attuale socio di maggioranza dell’Hidra nel suo ufficio aziendale.
22.  Ceramica Kerariv s.a.s. Via Mazzini 8, Civita Castellana VT. Venne fondata nel 1953 da Agneni, Cassieri, Paolelli; nel 1954 subentrò Umberto e Anacleto Brunelli acquistando le quote di Agneni, e nel 1955 entrarono Enzo Valentino, Giuliano, Adriano e Rosanna figli di Umberto, Gualtiero, Franca Maria e Wilma figli di Anacleto. Nel 1963 la Kerariv acquistò l’immobile in Via Tenderini, passando dalla produzione del mosaico opaco alle piastrelle smaltate. Nel 1970 i fratelli Brunelli e il cugino Gualtiero Brunelli, liquidarono gli altri soci; nel 1980 l’azienda passò alla produzione di sanitari. Nel 1987 nel suo stabilimento si insediò l’Art Ceram, che proseguì l’attività produttiva, mentre la Kerariv continuò virtualmente ad esistere come proprietaria degli immobili; tale situazione persiste tutt’ora. A parte la documentazione corrente, relativa al suo status di proprietaria degli immobili, non risulta conservare gli archivi antecedenti al 1987. Enzo Valentino Brunelli, accomandatario unico della Kerariv, conserva residua documentazione, in particolare: Atti notarili (1954-1985), Atti di cessione di quote (1954-1985), Modifiche statutarie (1979), Miscellanea (1955-1985), Raccolta di foto aziendali (1954-1985). Quantità totale della documentazione: 1 metro lineare. Stato di conservazione: buono. Stato di ordinamento: discreto. Luogo di conservazione: ufficio del signor Enzo Valentino Brunelli, presso la Ceramica Hidra di Civita Castellana (vedi). Altra miscellanea di documentazione contabile afferente al periodo 1970-1980, per un totale di 3 metri lineari, è conservata presso l’archivio della ceramica Vallelunga (vedi).
23.  Ceramica Kerasan s.r.l. Articoli igienico-sanitari. Indirizzo: loc. Prataroni, 01033 Civita Castellana VT. Tel. 0761 542018. Azienda attiva dal 9 agosto 1960; inizialmente insediata in via Fontana Matuccia, è stata definitivamente trasferita nel 2002 nell’attuale sede in località Prataroni. Le quote di maggioranza, acquisite nei primi anni ’90 da Giovanni Colamedici, sono attualmente possedute dai figli Gianfranco, Lauretta e Adriana. Conserva la documentazione corrente e di deposito. Relativamente al periodo 1960-1985 conserva: Statuti, Atti notarili di acquisto, Atti fondativi, Statuti. Stabilimento: Pratiche relative alla costruzione, Progetti di costruzione e di ampliamento. Documentazione relativa all’attività: Cataloghi e depliants, Esemplari dei pezzi prodotti (raccolta non completa). Quantità totale della documentazione: 2 metri lineari. Stato di conservazione: discreto. Stato di ordinamento: discreto. Luogo di conservazione: uffici aziendali in località Prataroni.
N.B. Il resto della documentazione storica, anche in virtù del trasferimento della sede aziendale, risulta al momento disperso.
24.  Ceramica Ilca s.r.l. (controllata dalla Ceramica Globo). Articoli igienico-sanitari. Indirizzo: loc. Pian delle Colonnette, 01034 Fabrica di Roma VT. Tel. 0761 599210. Attiva dal 1976 e controllata dalla Ceramica Globo dal 1990, conserva la documentazione corrente, di deposito e storica dal 1976 ad oggi. Relativamente al periodo 1976-1985 conserva: Statuti, atti fondativi (1980-1985): Atti notarili di acquisto, Atti fondativi. Organi di governo (1980-1985): Registri dei soci. Documentazione contabile (1980-1985): Conti consuntivi, Dichiarazioni dei redditi, Cedolini paga, Elenchi dei soci e paghe dei dipendenti. Personale (1980-1985): Libri matricola degli operai, Registri degli infortuni, Pratiche di controllo ambientale e visite di medicina preventiva. Stabilimento (1980-1985): Progetti di costruzione dello stabilimento. Documentazione relativa all’attività (1980-1985): Raccolta di foto aziendali. Quantità totale della documentazione: 10 metri lineari. Stato di conservazione: buono. Stato di ordinamento: buono. Luogo di conservazione: uffici aziendali della Ceramica Globo, Loc. La Chiusa – Castel S. Elia.
25.  Ceramica Jumbo 2 s.r.l. Articoli igienico-sanitari. via Falerina km. 3,150, 01033 Civita Castellana VT. Tel. 0761 513627. Azienda nata nel 1999 dalla trasformazione della Jumbo Gruppo Ceramiche a sua volta fondata nel 1978. Conserva la documentazione corrente dal 1999 ad oggi. I documenti prodotti dalla Jumbo Gruppo Ceramiche tra il 1978 e il 1999 risultano al momento dispersi.
26.  Ceramica Italiana s.r.l. Stoviglierie. Indirizzo: via dell’industrie s.s. 315. km. 3,500, Gallese VT. Tel. 0761 496701. Al momento non attiva: non si conoscono dati relativi ai suoi archivi.
27.  Ceramica Italian Style s.r.l. Articoli igienico-sanitari. Indirizzo: loc. Quartuccio, 01034 Fabrica di Roma VT. Tel. 0761 517230. Attiva dal 1994, conserva la documentazione corrente a partire da quella data.
28.  Ceramica Monte Soratte s.a.s. Stoviglierie. Indirizzo: via Flaminia km. 41,800, 00060 Sant’Oreste Roma. Tel. 0761 507023. Industria fondata nel 1961 da Enzo Tribolati, amministrata dal 2004 da Sandro Tribolati, conserva l’archivio corrente, di deposito e storico dal 1961 ad oggi. Relativamente al periodo 1961–1985 conserva: Statuti, atti fondativi (1961-1985): Atti notarili – Atti fondativi. Organi di governo (1961-1985): Registri dei soci, Registri delle assemblee – Verbali. Documentazione contabile (1961-1985): Dichiarazioni dei redditi, Buste paga. Personale (1961-1985): Libri matricola dei dipendenti, Versamenti INPS, Pratiche di medicina preventiva – Registro infortuni. Stabilimento (1961-1985): Progetti di costruzione. Documentazione relativa all’attività (1961-1985): Cataloghi e depliants, Documentazione anche fotografica relativa alle fiere, Raccolta di foto aziendali, Marchi di fabbrica – Raccolta dei pezzi prodotti. Quantità totale della documentazione: 3 metri lineari. Stato di conservazione: discreto. Stato di ordinamento: discreto. Luogo di conservazione: uffici aziendali in via Flaminia 41, Sant’Oreste (Roma).
29.  Ceramica Nuova Point. Porcellane per bar ed alberghi. Indirizzo: via Gargarasi, loc. Prataroni, 01033 Civita Castellana VT. Tel. 0761 540618. Azienda fondata nel 1985, conserva l’archivio corrente e di deposito a partire da quella data.
30.  Ceramiche Perazzoni s.r.l. Commercializzazione di prodotti ceramici. Indirizzo: via Nepesina 35, 01033 Civita Castellana VT. Tel. 0761 599810. Fondata nel 2001, conserva la documentazione corrente.
31.  Ceramica I Patrizi s.r.l. Stoviglierie. Strada provinciale per Civita Castellana km. 4,400, 01030 Castel Sant’Elia VT. Tel. 0761 599637. Non si tratta di un’industria produttiva, ma di un marchio di commercializzazione distribuito dalla Nazareno De Santis srl fondata nel 1990.  Conserva l’archivio corrente e di deposito a partire da quella data.
32.  Ceramica la Primula s.r.l. (Gruppo Quadrifoglio). Stoviglierie. Indirizzo: via Flaminia km. 48,400, 01033 Civita Castellana VT. Attiva dal 1972, ha fatto parte del Gruppo Quadrifoglio dal 1994 al 2004, anno in cui ha cessato l’attività. Gli archivi prodotti tra il 1972 e il 2004 risultano al momento dispersi.
33.  Ceramica Quadrifoglio s.r.l. Stoviglierie. Indirizzo: strada statale 315, Gallese VT. Tel. 0761 496181. Attiva dal 1974, ha assorbito nel 1980 la ceramica Galles chiusa nel 2004, nel 1985 la ceramica Cipa, nel 1990 la ceramica Primula chiusa nel 2004. Conserva la documentazione corrente. Risultano al momento dispersi il suo archivio storico e quelli delle tre aziende in essa confluite ad eccezione di: Statuto ceramica Quadrifoglio 1974, Libro soci ceramica, Quadrifoglio 1975, Libro soci ceramica Galles 1975, Libro soci ceramica Cipa 1985, Manifesti e campagne pubblicitarie S.D., Foto aziendali S.D. Stato di conservazione: buono. Luogo di conservazione: uffici aziendali della Ceramica Quadrifoglio.
34.  Ceramica San Marciano s.a.s. Stoviglierie. Indirizzo: via Terni 3, 01033 Civita Castellana VT. Tel. 0761 599695. Fondata nel 1967 da Salvatore Lucentini, che ne è tuttora il socio accomandatario, conserva la documentazione corrente, di deposito e storica dal 1967 ad oggi. Relativamente al periodo 1967-1985 conserva: Statuti, Atti fondativi (1967-1985): Atto fondativo, Atti di variazione societaria. Personale (1968-1985): Libri matricola degli operai, Registri degli infortuni. Quantità totale della documentazione: 1 metro lineare. Stato di conservazione: buono. Stato di ordinamento: buono. Luogo di conservazione: uffici aziendali in Via Terni, Civita Castellana.
35.  Gruppo Sanitari Italia s.p.a. Articoli igienico-sanitari. Indirizzo: S.S. 315 km 3,125, Gallese VT. Tel. 0761 4911. Industria attiva dal 1992; il 16 dicembre 1992 la ceramica Delta e la ceramica Facis, si fusero per incorporazione nella ceramica Venus, la quale venne contemporaneamente denominata Gruppo Sanitari Italia. Conserva la documentazione corrente e di deposito dal 1992 ad oggi. Gli archivi relativi alle ceramiche Delta, Facis e Venus risultano, allo stato attuale delle ricerche, dispersi.
36.  Ceramica Saturnia s.r.l. Stoviglierie in porcellana. Indirizzo: via di Civita Castellana km. 3,700, Corchiano VT. Tel. 0761 3891. Fondata nel 1966 (aveva come principali soci azionisti: Valentino Enzo Brunelli, Franco Mozzicarelli, Mario Mozzicarelli) inizialmente produceva stoviglierie in ceramica; nel 1980 passò alla produzione di stoviglierie in porcellana; dal 1995 controlla all’80% la ceramica Il Borgo s.r.l. (stoviglierie). Conserva la documentazione corrente, di deposito e storica dal 1966 ad oggi. Relativamente al periodo 1966-1985 conserva: Statuti, Atti fondativi (1966-1985): Atto costitutivo, Atti di trasformazione, Atti di acquisto terreni. Organi di governo (1966-1985): Registri dei soci. Documentazione contabile (1966-1985): Dichiarazioni dei redditi, Registri IVA, Libri paga e cedolini, Pratiche bancarie, Inventari. Personale (1966-1985): Libri matricola dei dipendenti, Pratiche di medicina preventiva, Registri infortuni e malattie professionali, Versamenti Inps e Inail. Stabilimento (1966-1985): Concessioni edilizie, Progetti di costruzione dello stabilimento, Documenti relativi alla costruzione dei macchinari. Documentazione relativa all’attività (1966-1985): Collezione dei marchi di fabbrica, Collezione dei pezzi prodotti, Raccolta di foto aziendali, Quantità totale della documentazione: 40 metri lineari. Stato di conservazione: buono. Stato di ordinamento: buono. Luogo di conservazione: uffici aziendali nella sede di Corchiano.
37.  Ceramica Simas s.p.a. Articoli igienico-sanitari. Indirizzo: via Falerina km. 3, 01033 Civita castellana VT. Tel. 0761 518161. Attiva dal 1955, conserva la documentazione corrente, di deposito e storica a partire da quella data. Relativamente al periodo 1955-1985 conserva: Statuti, atti fondativi (1955-1985): Statuto e aggiornamenti, Atto costitutivo, Atti notarili di acquisto. Organi di governo (1955-1985): Registri dei soci, Registri delle assemblee, Verbali dei consigli di amministrazione. Documentazione contabile (1955-1985): Buste paga, Cedolini paga. Personale (1955-1985): Libri matricola dei dipendenti, Registri degli infortuni. Documentazione relativa all’attività (1955-1985): Listini dei prezzi, Cataloghi e depliants, Raccolta di foto aziendali. Quantità totale della documentazione: 20 metri lineari. Stato di conservazione: buono. Stato di ordinamento: buono. Luogo di conservazione: uffici aziendali in via Falerina.
N.B. Conserva nel piano interrato dello stabilimento l’originaria fornace di tipo toscano alimentata a legna.
38.  Ceramica Tecla s.r.l. Articoli igienico-sanitari. Indirizzo: loc. Prataroni, 01033 Civita Castellana VT. Tel. 0761 540581. Attiva dal 1997, conserva la documentazione corrente. È insediata nello stabilimento della ex ceramica Tecnoceram, di cui non conserva gli archivi.
39.  Ceramica Tevere s.r.l. Articoli igienico-sanitari. Indirizzo: strada statale 315, km. 3,500, Gallese VT. Tel. 0761 496702. Attiva dal 2000, conserva la documentazione corrente.
40.  Tiffani Boutique s.a.s. Stoviglierie. Indirizzo: via Civita Castellana, loc. Perazzeto, Castel S. Elia VT. Tel. 0761 5931. Attiva dal 1966 con l’appellativo I.C.A., industria produttrice di sanitari, dal 1975 produce stoviglierie. Conserva la documentazione corrente, di deposito e storica dal 1966 ad oggi. Relativamente al periodo 1966-1985 conserva: Statuti, atti fondativi (1966-1985): Atto costitutivo, Atti notarili di acquisto, Atti di trasformazione, Atti di variazione di denominazione. Organi di governo (1966-1985): Registri dei soci – Registri dei consigli di amministrazione. Registri delle assemblee. Documentazione contabile (1966-1985): Dichiarazioni dei redditi, Inventari. Personale (1966-1985): Libri matricola dei dipendenti, Libretti di lavoro dei dipendenti, Nulla osta dell’ufficio di collocamento, Registri degli infortuni, Pratiche di controllo ambientale e di medicina preventiva. Stabilimento (1966-1985): Progetti di costruzione dello stabilimento e ampliamenti. Documentazione relativa all’attività (1966-1985): Documentazione relativa ai macchinari, Cataloghi e depliants – Documenti e foto relativi alle fiere, Raccolta di foto aziendali, Raccolta di marchi di fabbrica e dei timbri, Raccolta degli oggetti prodotti e dei decori, Raccolta dei prototipi e degli stampi. Quantità totale della documentazione: 23 metri lineari circa. Stato di conservazione: buono. Stato di ordinamento: buono. Luogo di conservazione: uffici aziendali in loc. Perazzeto, Castel S. Elia VT.
41.  Ceramica Tulipano s.a.s. Commercializzazione di articoli igienico sanitari. Indirizzo: via Quartuccio, 01033 Civita Castellana VT. Tel. 0761 514644. Attiva dal 1986, deriva dalla trasformazione della ditta Geri di Gentili Riccardo fondata nel 1974. Conserva la documentazione corrente e di deposito. Relativamente al periodo 1974-1985 conserva: Miscellanea documentaria (non meglio specificata). Quantità totale della documentazione: 2 metri lineari.
42.  Ceramica Tofanacchio s.n.c. Ceramica artistica. Indirizzo: via Terni 8, 01033 Civita Castellana VT. Tel. 0761 513728. Attiva dal 1963, conserva la documentazione corrente. Relativamente al periodo 1963-1985 conserva solo: Cataloghi e depliants, Timbri e marchi, Raccolta degli oggetti prodotti. N.B. La raccolta degli oggetti prodotti è quantitativamente rilevante.
43.  Porcellane Valentina s.a.s. Porcellane da forno. Indirizzo: loc. Prataroni, 01033 Civita Castellana VT. Tel. 0761 542005. Attiva dal 1985, conserva la documentazione corrente e di deposito a partire da quella data.
44.  Ceramica Vallelunga s.a.s. Piastrelle in ceramica. Indirizzo: strada statale Cassia km. 36,300 loc. Settevene, Nepi VT. Tel. 0761 527156. Attiva dal 1976, nata dalla ex ceramica Kerariv, conserva la documentazione corrente, di deposito e storica a partire da tale data. Relativamente al periodo 1976-1985 conserva: Statuti, atti fondativi (1976-1985): Statuto, Atto fondativo, Atti notarili. Organi di governo (1976-1985): Verbali e cessioni di quote sociali. Documentazione contabile (1976-1985): Dichiarazioni dei redditi, Giornale e libri IVA, Acquisti di macchine e documentazione relativa, Fatture di acquisto, Pratiche di mutuo, Documentazione contabile diversa. Personale (1976-1985): Libri matricola dei dipendenti, Registri e cedolini paga, Registri degli infortuni, Pratiche Enasarco. Stabilimento (1976-1985): Progetti di costruzione dello stabilimento. Documentazione relativa all’attività (1976-1985): Raccolta di foto aziendali. Conserva inoltre una miscellanea di documentazione contabile relativa alla ceramica Kerariv, afferente al periodo 1970-1980, per un totale di 3 metri lineari. Quantità totale della documentazione: 22 metri lineari. Stato di conservazione: buono. Stato di ordinamento: buono. Luogo di conservazione: uffici aziendali in località Settevene, Nepi.
45.  Ceramica Varm s.r.l. Stoviglierie speciali. Indirizzo: via Flaminia km. 57,250, 01033 Civita Castellana VT. Tel. 0761 540095. Fondata nel 1979 da Gastone Vitali, Alvaro Vitali, Paola Arigoni, Ramelia Ribaldi, Cesare Millozzi. Gastone Vitali era uno dei soci della ceramica Vega che venne chiusa nello stesso anno; attualmente è il maggiore azionista della Varm, di cui cura personalmente la conservazione degli archivi e dei pezzi prodotti. L’azienda conserva la documentazione corrente, di deposito e storica dal 1979 ad oggi; conserva inoltre la collezione completa, in duplice esemplare, di tutti i pezzi prodotti a partire dal 1979. Relativamente al periodo 1979-1985 conserva: Statuti, atti fondativi (1979-1985): Atto costitutivo, Statuto e aggiornamenti, Atti notarili di acquisto, Organi di governo (1979-1985): Verbali del consiglio di amministrazione, Verbali dei soci, Cause e liti. Documentazione contabile (1979-1985): Bilanci di previsione e conti consuntivi, Libri degli inventari, Registri dei beni ammortizzabili, Dichiarazioni fiscali. Personale (1979-1985): Lettere di assunzione, Libri matricola dei dipendenti, Cedolini paga, Dichiarazioni fiscali annuali ai lavoratori, Versamenti Irpef, Inps e Inail, Registro infortuni, Pratiche di medicina preventiva, Stabilimento (1979-1985):  Concessioni edilizie, Progetti di costruzione. Documentazione relativa all’attività (1979-1985): Disegni relativi ai pezzi prodotti, Collezione dei decori, Foto dei pezzi prodotti e degli stampi, Collezione di foto aziendali, Rassegna stampa, Timbri e sigilli, Collezione dei pezzi prodotti (in duplice esemplare). Quantità totale della documentazione cartacea: 12 metri lineari. Quantità totale della collezione dei pezzi prodotti: 10 metri cubi. Stato di conservazione: buono. Stato di ordinamento: buono. Luogo di conservazione: locali aziendali in località Catalano, Civita Castellana.
46.  Ceramica Verose s.n.c. Stoviglierie e sanitari. Indirizzo: loc. Pian del Trullo, 01034 Fabrica di Roma VT. Tel. 0761 574065. Fondata nel 1998, conserva la documentazione corrente.
47.  Antica Ceramica Vitruvit s.r.l. Articoli igienico-sanitari. Indirizzo: via Nepesina, 01033 Civita Castellana VT. Tel. 0761 513126. Attiva dal 1998, deriva ed è insediata nello stabilimento della ex ceramica Vitruvit, denominata anche Manifattura Ceramica Profili e Figlio, a sua volta fondata nel 1954 da Francesco e Bruno Profili. Conserva l’archivio corrente. Gli archivi della Vitruvit, relativi agli anni 1954-1998, non risultano essere conservati in loco e al momento dispersi.


ALTRI ARCHIVI

Centro Ceramico di Civita Castellana. (Società consortile a responsabilità limitata). Indirizzo:
Via Mazzini 23 – 01033 Civita Castellana VT. Te. 0761 516705. Presidente: Angelo Palamides
Direttore: Fabio Romiti. Responsabile amministrativo: Enzo Tribolati. Nato nel 1982 dall’iniziativa delle aziende, dell’Associazione Industriali, della Provincia di Viterbo e della FILAS, è attualmente partecipato dal Comune di Civita Castellana e dalla Camera di Commercio di Viterbo; collabora coll’Associazione Industriali che fornisce i locali dove ha sede il Centro. Conserva i propri archivi dal 1982 ad oggi. In particolare: Statuti, Atti fondativi (1982-2005): Atto costitutivo, Statuto e aggiornamenti. Organi di governo (1982-2005): Libri soci, Verbali delle assemblee dei soci, Verbali del Consiglio di amministrazione, Verbali del Collegio sindacale. Corrispondenza (1982-2005): Protocolli della corrispondenza, Corrispondenza. Documentazione contabile (1982-2005):
Bilanci di previsione e conti consuntivi, Dichiarazioni dei redditi, Registri IVA, Libro giornale, Fatture, Libro dei beni ammortizzabili, Inventari. Personale (1982-2005): Pratiche Inps e Inail.
Documentazione relativa all’attività (1982-2005): Documenti relativi ai corsi organizzati, Dichiarazioni d’intento per gli esportatori, Documenti relativi alla partecipazione collettiva alle fiere internazionali, Documenti relativi ai PIM, Documenti relativi al CRAFT PROJECT, Documenti relativi alla legge 36/2001, Rassegna stampa.

Colavene s.p.a. Produzione mobili per cucina e lavanderia. Indirizzo: Via Flaminia km. 58,600 01033 Civita Castellana VT. Tel. 0761 5951. Azienda costituita il 26 febbraio 1968. Conserva la documentazione corrente, di deposito e storica. Relativamente al periodo 1968-1985 conserva:
Statuti, Atti fondativi: Atti notarili di acquisto, Atti fondativi. Organi di governo: Verbali delle assemblee. Personale: Libri matricola dei dipendenti, Registro degli infortuni, Buste paga, Contributi Inps e Inail. Stabilimento: Pratiche relative alla costruzione, Progetti di costruzione e ampliamento. Documentazione relativa all’attività: Cataloghi e depliants. Quantità totale della documentazione: 3 metri lineari. Stato di conservazione: discreto. Stato di ordinamento: discreto.
Luogo di conservazione: uffici aziendali in via Flaminia.

Fratelli Paolelli s.a.s. Materiali da costruzione. Indirizzo: Via della Repubblica 1
01033 Civita Castellana VT. Tel. 0761 513037. Fondata nel 1902 da Alezario Paolelli, denominata nel 1941 F.lli Paolelli fu Ulderico e nel 2003 F.lli Paolelli. Conserva documentazione corrente, di deposito e storica dal 1902 ad oggi. Relativamente al periodo 1902-1985 conserva: Atti notarili e contratti 1928-1985, Contratti 1960-1985, Fatture 1902, Ordinativi 1934, Certificazione Camera di commercio 1925, Progetti di costruzione degli immobili 1941-1960, Libri paga dei dipendenti 1943-1985, Carteggio con la Soprintendenza Archeologica e col Ministero dell’Istruzione Pubblica 1922-1947, Corrispondenza 1960-1985, Raccolta di foto aziendali 1950-1985. Quantità totale della documentazione: 2 metri lineari. Stato di conservazione: ottimo. Stato di ordinamento: buono. Luogo di conservazione: uffici aziendali in Via della Repubblica – Civita Castellana.


BREVI NOTE BIOGRAFICHE RELATIVE
AI PRINCIPALI IMPRENDITORI CERAMICI

Giovanni Allegretti
Nato il 24 giugno 1941 da Vassilli Allegretti e Dina Desideri. Dopo gli studi di ragioneria fatti all’istituto Paolo Savi di Viterbo, ha iniziato l’attività nel campo ceramico occupandosi di amministrazione in un’azienda di sanitari (la CIAS). Successivamente è stato occupato nella ceramica Castellania, poi alla San Marciano e quindi alla Ceramica Ternana.
Nel 1974 insieme ad altri soci è stato l’artefice della fondazione della Ceramica Quadrifoglio di cui era Amministratore Delegato, occupandosi di organizzazione, di marketing e di selezione delle proposte di design.
Inizialmente la Quadrifoglio occupava solo 50 dipendenti, poi attraverso ampliamenti e sviluppi arrivò alla fine degli anni ’80 a circa 270 dipendenti. Ha guidato la Quadrifoglio nell’acquisizione dei pacchetti di maggioranza di altre aziende: la Galles nel 1983, la Cipa nel 1986, la Venus nel 1988 (in seguito venne rivenduta), la Primula nel 1990, costituendo così il Gruppo Quadrifoglio.
Attualmente guida l’azienda, nella quale ha importanti partecipazioni, come Amministratore Delegato e occupandosi di organizzazione, di marketing e di selezione delle proposte di design.
La documentazione relativa alla sua attività imprenditoriale è conservata presso gli uffici della ceramica Quadrifoglio.

Gualtiero Brunelli
Nato il 23 febbraio 1941 da Anacleto Brunelli e Daria Albani. Completati gli studi di ragioneria dedicava gli anni della sua gioventù all’attività sportiva professionistica, militando anche con l’Associazione Sportiva Roma in serie A; tale tipo di esperienza segnò il suo carattere, soprattutto per ciò che riguarda i valori sportivi della lealtà, del gioco di squadra e degli obiettivi da raggiungere.
Entrato nel gruppo Brunelli nel 1968, iniziò l’attività imprenditoriale nella Castellania (azienda che produceva stoviglierie).
Dopo aver maturato in questi anni le necessarie capacità manageriali e aver acquisito esperienza nel settore delle stoviglierie, sciolta la Castellania, nel 1975 fondò la Tiffani, improntandone decisamente la produzione verso il settore della stoviglieria di pregio. Contemporaneamente partecipava come socio alle attività delle industrie del gruppo Brunelli, Simca, Vallelunga e Kerariv, mantenendo però come principale interesse la gestione della Tiffani.
In tale azienda ha iniziato l’attività innovando subito la produzione rispetto agli standards medi, proponendo nuove forme, decori e materiali, conducendola ad essere leader nel settore della fascia di mercato medio-alta, affermando il marchio Tiffani e mantenendo competitivamente l’azienda sul mercato fino ad oggi.
All’interno dell’impresa si è occupato principalmente dell’elaborazione dei prodotti, delle forme e dei decori, proseguendo tutt’ora in questo specifico ruolo.
Ha coinvolto nell’attività i figli Barbara e Riccardo che si occupano dell’amministrazione e del design.
I documenti relativi alla sua attività imprenditoriale sono conservati presso gli uffici della ceramica Tiffani.

Giuliano Brunelli
Nato il 15 febbraio 1944 da Umberto Brunelli e Gilda Tontoni. Ha frequentato il liceo classico Demerote a Roma dal 1958 al 1963 e si è laureato in economia e commercio all’università di Roma nel 1968.
È stato responsabile dell’area commerciale della ceramica Cipa dal 1968 al 1972; ha partecipato alla ceramica Kerariv e nel 1976 ha fondato con i fratelli la ceramica Vallelunga che ha proseguito l’attività della Kerariv. Ha partecipato inoltre a vario titolo alle seguenti aziende: Simca, Hidra, Castellania, Gruppo sanitari Italia, Tiffani, Saturnia (tutt’ora partecipata), Quadrifoglio (tutt’ora partecipata).
Attualmente è il presidente della ceramica Vallelunga di cui è uno dei maggiori azionisti.
I documenti relativi alla sua attività di imprenditore sono conservati nell’archivio della ceramica Vallelunga.

Enzo Valentino Brunelli
Attuale socio di maggioranza della Ceramica Hidra. Nato il 16 dicembre 1932, ha fatto parte fino al 1983 della ditta di autotrasporti F.lli Brunelli, fondata nel 1932 dal padre Umberto e dallo zio Anacleto Brunelli.
Nel 1955 entrò a far parte della ceramica Kerariv, di cui è l’attuale socio accomandatario.
Ha partecipato a vario titolo alle seguenti aziende operanti nel settore ceramico: Art Ceram (tutt’ora partecipata), Il Borgo (tutt’ora partecipata), Castellania, Cipa, Deco, Kerariv (tutt’ora partecipata), Kerval, Saturnia (tutt’ora partecipata), Safin, Simca, Sogeca (estrazione di silice), Spica, Tiffani, Tuscia, Vallelunga (tutt’ora partecipata), Vitrinas (l’azienda esiste ancora come società immobiliare).
Per quanto riguarda le attività in altri settori economici, ha fatto parte della Pellicano s.r.l. (Tessuti industriali), Società immobiliare Le Querce, Costruzioni Etrusche s.r.l., Consorzio Edilizio I Portici.
Conserva documentazione riguardante la propria attività imprenditoriale dal 1940 ad oggi; in particolare: Atti notarili di acquisto, Atti costitutivi, Contratti, Raccolta di foto aziendali, Miscellanee di documenti relativi alla fondazione e partecipazione alle numerose aziende sopra citate.

Augusto Ciarrocchi
Nato il 17 febbraio 1960 da Romolo Ciarrocchi ed Evoè Ripani. Dopo aver frequentato dal 1974 al 1979 l’Istituto Commerciale Paolo Savi di Viterbo, si iscrisse all’università di Perugia, laureandosi in Giurisprudenza nell’anno accademico 1985-86.
Entrato come dipendente nella Ceramica Flaminia nel 1990, ne è attualmente azionista, direttore generale e presidente del Consiglio di amministrazione; è inoltre membro del Consiglio di amministrazione del Centro Ceramico di Civita Castellana.
Ha ricoperto anche incarichi nell’Amministrazione comunale di Civita Castellana, essendo stato assessore alla cultura dal 1993 al 1995 e consigliere dal 1995 al 1999.
Oltre alla sua attività imprenditoriale nel settore ceramico, ha seguito i suoi interessi culturali nell’ambito degli studi sulla storia locale pubblicando: Gli ospedali di Civita Castellana dal XVI al XX secolo, I conti Sassoni a Civita Castellana nell’XI secolo, Storia e società a Civita Castellana in un contratto altomedievale (In “Civita Castellana Studi/1. Edizioni Biblioteca Comunale Civita Castellana, 1995. Collana Ninfeo Rosa, 2. Inoltre è il fondatore e redattore del periodico la Gazzetta Falisca.
I documenti relativi alla sua attività imprenditoriale sono conservati presso gli uffici della Ceramica Flaminia.

Giovanni Colamedici e figli
Nato il 1 gennaio 1933 a Torri in Sabina (Rieti). Negli anni ’50 emigrò in Venezuela, iniziando l’attività di costruzione di mobili. Ritornato nel 1967 a Civita Castellana, nell’anno successivo fondò insieme ai fratelli Pietro e Renato la Colavene, industria specializzata nella costruzione di mobili per cucina e lavanderia.
Nel 1974, insieme ad altri soci, fondò la Colbam, specializzata nella costruzione di copriwater; successivamente diversificò in modo ulteriore la ua attività con l’acquisto di terreni in località Gargarasi e Celle a Civita Castellana e in località Le Baucche ad Orte, con la conseguente fondazione di un’azienda agricola-cerealicola.
Nel 1979, la figlia Lauretta (nata il 7 gennaio 1959) entrò come collaboratrice all’interno della Colavene, ricoprendo vari incarichi e iniziando un processo di formazione manageriale. Nell’anno successivo subentrò anche Gianfranco (nato il 9 giugno 1962) e nel 1986 Adriana (nata il 13 settembre 1969).
L’ingresso dei tre figli nella Colavene, che iniziarono ad affiancare il padre nella dirigenza aziendale, coincise con l’ampliamento delle strutture aziendali, un conseguente aumento produttivo e una maggiore diversificazione dell’offerta di mercato.
Inoltre Giovanni, nel 1992, fondò insieme ad altri soci la Ceramica Axa e successivamente acquisì le quote di maggioranza della Ceramica Kerasan, già attiva dal 1960; entrambe producono tutt’ora articoli igienico-sanitari.
Nel 1995 fu inoltre l’artefice della nascita della Colacril, specializzata nella costruzione di vasche per idromassaggio e box multifunzioni.
Dopo la morte di Giovanni, avvenuta il 25 giugno del 2001, i figli Lauretta, Gianfranco e Adriana subentrarono totalmente nella dirigenza del variegato panorama delle aziende di famiglia, che tutt’ora dirigono insieme, proseguendo nell’opera di ampliamento aziendale che ha portato nel 2002 alla fondazione di un’ulteriore azienda, la White Stone, per la produzione di lavabi d’arredo.
I documenti relativi alle loro attività imprenditoriali sono conservati nelle aziende in cui operano.

Nando Mariani
Nato l’8 settembre 1951 da Vincenzo Mariani e Renata  Brunelli. Ha frequentato l’istituto tecnico commerciale Paolo Savi di Viterbo dal 1965 al 1970. Si è laureato in scienze economiche all’università di Perugia nel 1977.
Ha iniziato precocemente (durante gli anni dell’università) l’attività nella ceramica Kerariv, partecipata all’epoca dalla madre, avendo anche degli interessi particolari nella ceramica Eoroceram, partecipata dal padre. Dopo la laurea ha gestito l’avviamento e i primi sviluppi della ceramica Vallelunga, che nasceva in quegli anni come prosecuzione dell’attività della ceramica Kerariv.
Ha esplicato le sue attitudini imprenditoriali nel campo amministrativo e finanziario, occupandosi di questo settore nelle numerose aziende familiari alle quali partecipava.
Ha fatto parte a vario titolo delle seguenti imprese ceramiche: Euroceram, Spica, Simca, Castellania, Poker (si trovava a Milano), Gruppo Sanitari Italia fino al 2003 e Tiffani fino al 2000. Attualmente partecipa le ceramiche Vallelunga, Hidra, Eos, Gruppo Quadrifoglio. Le aziende partecipate dalla famiglia Brunelli nel 2000, rilevavano una notevole frammentazione societaria, dato che ormai la terza generazione familiare era subentrata nell’azienda (i membri erano ormai 21), con tutte le difficoltà decisionali che tale situazione comportava: in quegli anni Nando Mariani, con la consulenza del dott. Adolfo Laurenti si fece promotore di una parziale distribuzione patrimoniale delle varie aziende del gruppo, in modo tale che ogni famiglia potesse avere la maggioranza dell’azienda in cui operava direttamente, avendo anche piccole partecipazioni nelle altre.
Attualmente svolge la sua attività di amministratore delegato della ceramica Vallelunga di cui è uno dei maggiori azionisti.
Dal 2004 è Consigliere di amministrazione della Cassa di Risparmio della Provincia di Viterbo.
I documenti relativi alla sua attività imprenditoriale sono conservati nelle aziende in cui opera.

Angelo Palamides
Nato a Civita Castellana il 26 marzo 1943. Ha fondato nel 1973, insieme ad altri soci, la Ceramica Delta, di cui cedette le quote nel 1979. Dal 1979 al 1996 è stato azionista della Ceramica Kerasan.
Nel 1997 ha fondato, insieme ad altri soci, la Ceramica Tecla. È presidente del Centro Ceramico di Civita Castellana. Non risulta conservare documenti relativi alle aziende partecipate.

Bruno Profili
E’ nato nel 1925 da Francesco Profili e Althea Coramusi.
L’attività ceramica nella sua famiglia venne iniziata dal nonno Luigi, che agli inizi del XX secolo impiantò una fabbrica di stoviglierie a Civita Castellana, industria nella quale lavorò anche il nonno materno Antonio Coramusi, che successivamente passò ad altre aziende.
Il padre Francesco fondò nel 1925 la ceramica Vitrinas, nella quale Bruno Profili lavorò dal 1943 al 1953, anno in cui venne cessata; in questa azienda, caso unico in Italia, si producevano sanitari con un materiale innovativo, il Vitreous, utilizzato al posto della normale terraglia e cotto con le classiche fornaci toscane.
Nel 1954 fondò la ceramica Vitruvit, che inizialmente funzionava con le fornaci toscane a legna e che poi, dopo varie innovazioni tecnologiche, passò a forni più moderni, producendo vitreous e monocotture di altissima qualità. Ceduta nel 1998 a Domenico Fortuna e chiusa nel 2000, successivamente è passata ad altra proprietà.
Nel 1964 fondò a Salonicco (Grecia) una succursale della Vitruvit, che, iniziata l’attività nel 1966, arrivò a produrre 1600 pezzi al giorno; a quest’azienda di sanitari ne affiancò un’altra che produceva piastrelle ceramiche. Mantenne la proprietà di tale stabilimento fino al 2002.
Sempre nel 1964 fondò con i fratelli Brunelli la Ceramica Simca, di cui possedeva inizialmente il 18% e successivamente il 40% delle quote.
Nel 1965, insieme a soci iraniani, libanesi e italiani fondò la Parceram in Iran, nei pressi della capitale Teheran, chiusa all’avvento della rivoluzione komeinista.
Nel 1967 insieme ai Brunelli, Angelo e Antonio Fortuna, fondò a Fabbrica di Roma la Ceramica Cipa, in cui i processi produttivi vennero affidati all’ingegnere tedesco Rainer Weidmann. L’industria produceva stoviglierie con riconoscimento di qualità da parte della Ginori, trattandosi non di terraglia ma di un vitreous artificiale; non si ritenne opportuno produrre porcellane poiché richiedevano altissime temperature. Tale azienda venne ceduta nel 1999 al gruppo Quadrifoglio.
Nel 1980 fondò ad Attigliano (Terni) la Betavit, per la produzione di lavelli e piatti doccia in Fire Clay; la fabbrica venne chiusa nel 1996 a causa della scarsa produttività delle maestranze.
Avendo perso nel 1988 l’unico figlio Massimo, cominciò a cedere negli anni successivi tutte le sue aziende, smantellando un’impero aziendale che era arrivato a dare globalmente lavoro a 2000 operai.
Non risulta conservare gli archivi relativi alle sue numerose e cessate attività imprenditoriali.

Alessandro Scopetti
È nato a Civita Castellana il 31 agosto 1964. Ha iniziato precocemente l’attività nel campo ceramico; terminati gli studi di ragioneria, dal 1986 al 1988 è stato impiegato presso la Ditta SAPAL Srl con mansioni amministrative.
Da giugno 1988 ad oggi è impiegato presso la ceramica SIMAS Spa con mansioni di addetto al personale e contabilità industriale.
Nel 1993 è stato nominato dirigente con mansioni di Direttore Generale e Procuratore della società; dal Gennaio 2000 è Direttore Generale e Commerciale.
Dal 1995 è membro del Consiglio di Amministrazione del Centro Ceramico di Civita Castellana:
da Maggio 2001 a Giugno 2004 è stato componente del Consiglio Direttivo dell’Associazione Industriali della Provincia di Viterbo e Presidente della Sezione Sanitari;
da Luglio 2004 è Presidente dell’Associazione Industriali della Provincia di Viterbo.
I documenti relativi alle sue attività sono conservati nell’archivio della ceramica Simas.

Tito Sorignani
Nato il 12 aprile 1935 ad Assisi (Perugina) da Roberto e Maria Gabrielli. Terminati gli studi di perito industriale ha iniziato la sua attività imprenditoriale nel campo alberghiero fino al 1972. Successivamente si è accostato al settore ceramico rivestendo incarichi di dirigenza in azienda produttiva, dove, oltre a gestire la commercializzazione, si è anche occupato dell’ideazione dei modelli e della selezione delle proposte di design.
Contemporaneamente ha rivestito incarichi al Centro Ceramico di Civita Castellana di cui è stato presidente. Inoltre ha presieduto tra il 1978 e il 1984 l’istituto Lazio Export con sede a Roma. Nel 1995, ha fondato la C.D.D., industria produttrice di sanitari, nata esclusivamente per i mercati esteri; in questa azienda è Presidente del consiglio di amministrazione, ed ha orientato recentemente la scelta produttiva oltre che per i mercati europei, anche per quelli nazionali.
I documenti relativi alla sua attività nella ceramica C.D.D., sono conservati nella sede aziendale.

Sandro Tribolati
Nato il 29 marzo 1953 a Civita Castellana da Enzo, fondatore della Ceramica Monte Soratte in società con altri tre imprenditori locali. Dopo aver compiuto studi di perito meccanico e universitari, iniziava a collaborare nell’azienda insieme al padre e al fratello Sergio. Nel 1982 insieme al fratello rilevava le quote di tutti gli altri soci, divenendo amministratore unico dell’azienda. Iniziò da allora un processo di innovazione tecnico-produttivo dello stabilimento, migliorando la qualità dei materiali e del design. Dopo aver ampliato gli immobili aziendali e ammodernato gli impianti ha proseguito nella produzione tipica aziendale, ampliando l’offerta produttiva soprattutto sui mercati internazionali (Europa, Stati Uniti, Canada, Australia, Iran).
Attualmente amministra l’azienda proseguendo nello sviluppo di nuove linee e forme nonché decorazioni.
I documenti relativi alla sua attività di imprenditore sono conservati negli uffici della Ceramica Monte Soratte.

[Trascrizione di Sergio Carloni]


[1] Tratte da: P. CALZA BINI, M. CARMELA BOSCO, C. OTERI, D. PIERI, Sistema locale e distretto industriale: il caso di Civita Castellana, in “Ninfeo rosa”, 3, Biblioteca comunale di Civita Castellana (1996).
S. PAOLINI, Per una storia della produzione della ceramica. Il comprensorio di Civita Castellana, tesi di laurea, rel. Donatella Strangio, Università degli studi della Tuscia, Viterbo, a.a. 2002-2003.

APPENDICE


CERAMISTI STORICI DI CIVITA CASTELLANA

Ceramisti / di Aurelio Minghetti. -
Milano : EBBI, Istituto editoriale italiano Tosi, 1939. -
451 p. : ill., ; 18 p. di tav. ; 29 cm.
 
AGNINI GIUSEPPE
ARMANNI BARTOLOMEO
BORRUSO SALVATORE
BRUNELLI ADOLFO
BUONACCORSI [...]
CAROTTI VIRGILIO
CASSIERI (F.lli)
COLETTA UGO
CONSALVO ADORNO
CORAMUSI ALBERTO
CORAMUSI ANTONIO
COSIMO ETTORE
CRESTONI (F.lli di Gerolamo)
DE ANGELIS GIUSEPPE
FINESI ULDERICO
GUERRIERI CARLO
MIRIELLI GIUSEPPE
MIZIELLI FRANCESCO
PAOLELLI ORFEO
PERCOSSI G. R.
PROFILI GIULIO
PROFILI ULDERICO
TREVISAN ANGELO
TREVISAN GIOVANNI
TREVISAN GIUSEPPE [1]
TREVISAN GIUSEPPE [2]
TREVISAN MARIANO
TROCCHI GIUSEPPE
TUCCI VIRGILIO
VALADIER GIUSEPPE
VASELLI FRANCESCO
VINCENTI SERAFINO
VOLPATO ANGELO [vedi Trevisan Angelo]
VOLPATO GIOVANNI [vedi Trevisan Giovanni]
VOLPATO MARIANO [vedi Trevisan Mariano]
 
CERAMISTI STORICI DELLA PROV. DI VITERBO

ARMANNI BARTOLOMEO                                            Ronciglione
BENEVENTANO JACOPO                                              Acquapendente
DEGLI OTRINCI o DEGLI OTRINCI SILVESTRO         Bagnoregio
PAOLO DI NICOLA                                                         Viterbo
PAOLUCCI GIUSEPPE                                                     Vetralla
PAOLUCCI VINCENZO                                                   Vetralla
PISTELLA DOMENICO                                                    Vetralla
PISTELLA FRANCESCO                                                  Vetralla
RICCI FRANCESCO                                                         Vetralla
SCAPPINI ANTONIO                                                        Tarquinia






3 commenti:

  1. nel capitolo dedicato ai principali imprenditori leggendo la storia del sig. profili bruno èscritto che
    la ceramica betavit di attigliano venne chiusa (NEL 1980 e no nel 1996) a causa della scarsa
    produttività delle maestranze. Mi permetto di dissentire ,avendoci lavorato,le cause furono

    molteplici non ultima le condizioni di salute del figlio,il tentativo di qualcuno a sfilargli la fabbric
    a ,problemi con le materie prime ,in tutta onestà c'erano anche operai paraculi ,per quanto
    riguarda le relazioni sindacali Pica vittorio (uil provinciale ) aveva un rapporto stranamente
    privilegiato ed aveva messo in fabbrica parenti e amici in posti di responsabilità,provate a immaginare che trattative ( vedi cottimo o integrativo ) andavamo a fare tutto era stabilito
    in partenza.Provate a chiedere al vostro concittadino sig. Avigliana Silvano se quanto scritto
    risponde a verità. saluti sergio comodini Attigliano

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  2. mi scuso la betavit venne chiusa nel maggio del 1988. di nuovo saluti

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  3. lo scrivente l'articolo prima di scrivere frasi cosi' oltraggiose nei confronti di una intera collettività
    (attigliano) dovrebbe quanto meno rettificare o scusarsi.

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